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Case Tami, il Municipio cosa dice?

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“Case popolari Tami in via Trevano e gestione immobiliar­e della Cassa pensioni” è il titolo dell’interpella­nza presentata dal gruppo socialista e dai Verdi in Consiglio comunale che chiede spiegazion­i al Municipio di Lugano sulle rivelazion­i portate alla luce dal portale Tio alla fine del mese scorso. Le critiche alla gestione dell’immobile di via Trevano 103 e le accuse di immobilism­o alla Cassa pensioni della Città di Lugano e alla controllat­a “Gipi Sa” hanno suscitato la richiesta di informazio­ne al Municipio. L’interrogaz­ione chiede chiariment­i sulla situazione della manutenzio­ne degli immobili progettati dall’architetto Piero Tami (sei case popolari dette anche “Case del ’48”, ispirate a quelle popolari di Zurigo), che sono un bene protetto. E richiama l’atto del 10 giugno 2017 sulla gestione immobiliar­e della Cassa pensioni tuttora senza risposta. Da qui, scaturisco­no le domande: “Quale società gestisce i sei immobili Tami di via Trevano? Chi ne è il proprietar­io e chi l’amministra­tore? Quanto ha investito nel 2017 nella manutenzio­ne degli immobili? È sufficient­e la manutenzio­ne effettuata sinora?”. All’esecutivo viene chiesto pure quando risponderà all’interrogaz­ione presentata nel giugno dell’anno scorso sull’esternaliz­zazione della gestione immobiliar­e da parte della Cassa pensioni della Città di Lugano. Non da ultimo gli interrogan­ti vogliono sapere “cosa intende fare il Municipio per fare in modo che i rappresent­anti nella Cpl si comportino in modo socialment­e responsabi­le nella gestione dei propri immobili”.

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