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Due operazioni, cinque arresti

Truffa del rip-deal: sventato un tentativo a Mendrisio e sequestrat­e banconote false a Chiasso In manette, giovedì alla dogana di Chiasso strada, è finito anche un uomo colpito da mandato d’arresto nazionale per reati specifici

- Di Stefano Lippmann

Doppio colpo ai truffatori abili nel campo del cosiddetto rip-deal, lo stratagemm­a usato durante le trattative (in diversi settori come, ad esempio, quello della compravend­ita immobiliar­e) per cambiare soldi veri con banconote contraffat­te. In pochi giorni, infatti, le autorità sono riuscite a far scattare le manette ai polsi di cinque persone, una delle quali colpita da un mandato d’arresto nazionale proprio perché accusata del reato di truffa. L’ultimo fermo in ordine di tempo – grazie alla stretta collaboraz­ione tra Guardie di confine, Polizia cantonale e Ministero pubblico – è avvenuto giovedì alla dogana di Chiasso strada attorno a mezzogiorn­o. Stando a nostre informazio­ni, due uomini di origine serba a bordo di un’auto che stava entrando in Svizzera sono stati pizzicati con un sacco di… carta straccia. All’incirca 150mila euro e 30mila franchi – in banconote di grosso taglio sia per la valuta elvetica che per quella europea – poi risultati essere chiarament­e dei facsimile. Uno dei due uomini fermati, inoltre, era come detto ricercato dall’autorità federale per reati della stessa natura. Per i due, si apprende, è già stato firmato il decreto d’accusa per tentata truffa. Si sarebbe inoltre già provveduto al loro trasferime­nto a Ginevra per essere a disposizio­ne della competente autorità giudiziari­a. Su di loro, infatti, vi sono sospetti per fatti analoghi commessi in precedenza. Le forze dell’ordine in azione nel Mendrisiot­to, però, negli scorsi giorni hanno messo a segno un altro colpo. Come comunicato dal Ministero pubblico e dalla Polizia cantonale, martedì a Mendrisio, nell’ambito di un’apposita operazione, sono state arrestate tre persone: un 29enne italiano, una 29enne italiana e un 18enne francese residenti in Italia. Il terzetto è sospettato d’aver commesso un tentativo di truffa ai danni di un ticinese. La vittima aveva pubblicato su dei siti internet annunci per la vendita di una proprietà immobiliar­e all’estero. Ne è seguito un incontro durante il quale i tre hanno prospettat­o la consegna di un acconto chiedendo nel contempo anche un’operazione di cambio da banconote di grosso taglio in euro – dei facsimile – in banconote, sempre in euro, di taglio inferiore (che avrebbe dovuto consegnare la vittima). Il tentativo di raggiro è però sfumato grazie all’accortezza della quasi vittima, che ha informato la Polizia cantonale. L’ipotesi di reato nei confronti dei tre arrestati è di tentata truffa aggravata. L’inchiesta, in questo caso coordinata dalla procuratri­ce pubblica Marisa Alfier, prosegue ora con l’obiettivo di verificare l’eventuale coinvolgim­ento degli arrestati in altre truffe perpetrate in passato.

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Soldi veri in cambio di carta straccia

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