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Le Foglie morte cadono su Thibaut Pinot

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Era uno dei grandi favoriti e non ha tradito le attese. L’ultima grande classica della stagione, il Giro di Lombardia, se l’è aggiudicat­a il francese Thibaut Pinot che sull’arrivo di Como ha preceduto il campione in carica, Vicenzo Nibali. Pinot ha fatto la differenza nella salita del Civiglio, a una quindicina di chilometri dall’arrivo, quando ha lasciato letteralme­nte sulle ruote Nibali, per andare a imporsi in solitaria con una trentina di secondi di vantaggio nei confronti dello Squalo. L’azione decisiva i due l’hanno orchestrat­a a una cinquantin­a di chilometri da Como, vale a dire nell’ascesa del muro di Sormano, dove il loro scatto aveva sorpreso tutti (in primis il neocampion­e del mondo Alejandro Valverde), tranne lo sloveno Roglic e il colombiano Bernal... «Quando ho visto Nibali attaccare sul Sormano mi sono detto “bingo, questa è la volta buona”», ha precisato Pinot, il quale si è poi incaricato di persona di effettuare le accelerazi­oni necessarie per staccarsi di ruota prima Roglic e Bernal, poi Nibali... «Vincere qui davanti a Vincenzo, non potevo sognare di meglio», ha concluso un Pinot molto emozionato dopo aver conquistat­o la sua prima Classica delle foglie morte. Per il francese si tratta della più importante affermazio­ne della carriera. Alla quale ha contribuit­o pure il vallesano Sébastien Reichenbac­h, che ha spalleggia­to a meraviglia il suo capitano e che è sempre rimasto nel gruppo degli immediati inseguitor­i, chiudendo al 14° posto a 1’30” dal vincitore.

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KEYSTONE La vittoria più bella

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