Gc e CdS, si è spezzata l’intesa?
Con l’ultima sessione straordinaria del Gc. Pronzini è stato criticato per i modi in cui si è occupato della questione rimborsi. Su questo per anni il Gran Consiglio ha evitato di prendere una decisione, come pure sulle pensioni dei Consiglieri di Stato. Da semplice cittadino mi chiedo, ma è possibile che un esponente del Mps abbia dovuto “scomodare” la magistratura e chiedere una seduta straordinaria? Forse no, forse è proprio grazie a questa insistente pressione e di conseguenza richiesta di un approfondimento giuridico che si sono finalmente mosse le acque dopo anni di disinteresse da parte del Gc. Nessuna autocritica da parte loro, ma una ricerca di scappatoie per eludere di nuovo la mancata presa di posizione, che sarebbe dovuta essere ferma e precisa, bacchettando a loro volta il collega reo di aver richiesto una seduta che a loro modo di vedere costerà più del danno subito. Sono convinto e sembra che io la pensi come il Dott. Del Bufalo che, cito, dice “...ho imparato facendo politica che quando non si vogliono prendere delle decisioni si nomina una Commissione e, a dipendenza del risultato che si vuole ottenere, si scelgono gli esperti...” cioè che in politica si cerchi di posticipare decisioni fino al momento che gli eventi decidano per i politicanti. Era chiaro che i 4 CdS ne stavano abusando illegalmente e che nessuno muoveva un dito per cambiare lo status quo, anche dopo le due raccomandazioni del precedente procuratore generale. Anzi nonostante tutto si sono avvallati il diritto di continuare a versarsi illegalmente un importo non dovuto (quantomeno irrisorio). È il merito che do a quei consiglieri che si danno da fare per salvaguardare l’onestà e la trasparenza che un governo dovrebbe avere nei confronti del suo elettorato.
Edoardo Oppliger, Locarno