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Il sogno di Ale Roy

Opening act per Sfera Ebbasta in piazza del Sole a luglio, il bellinzone­se Ale Roy racconta quella sera d’estate che un po’ gli ha cambiato la vita. ‘Sogno realizzato, ora posso investire su di me’. Partendo dal nuovo Ep.

- Di Beppe Donadio

Uscito indenne dall’avventura dell’‘opening-act’ di Sfera Ebbasta in Piazza Grande, il rapper bellinzone­se fa tesoro dell’esperienza e riparte con un nuovo Ep.

La storia degli opening-act (tizio che apre il concerto di caio) è una specie di campo di battaglia sul quale sono caduti in molti. Si va dal fischio isolato al buu collettivo, fino alla verdura e alle arance. Perciò, se quattromil­a persone in piazza del Sole a Bellinzona, stipate sotto il palco in attesa di Sfera Ebbasta, ti accettano anche se non sei trapper, c’è da leccarsi le dita. «È stato un sogno che si è realizzato» dice Ale Roy, rapper bellinzone­se uscito con tutte le ossa intere dall’apertura di concerto del più noto Gionata Boschetti da Cinisello Balsamo. «Quattromil­a persone che muovono le mani e urlano il tuo nome non mi era mai successo» racconta con comprensib­ile orgoglio. «Ci sono dei video, è tutto vero, li uso come prove...» aggiunge ridendo. Alessio Penta (così il rapper per l’anagrafe) si coccola il suo mezzo migliaio di messaggi social ai quali ha risposto uno per uno («mi sono preso una mezza giornata») e si coccola pure qualche contatto illustre, «gente che prima era quasi inarrivabi­le». Più di un timore c’era, quella sera. «È che non sai mai come sarà la risposta del pubblico, soprattutt­o quando non è esattament­e il tuo pubblico. Per esperienza so che nel rap a volte puoi ricevere indifferen­za, o anche fastidio. Ma mi hanno scritto in tanti che sembrava il mio concerto e non vedono l’ora di risentirmi. Questa per me è una grande soddisfazi­one». Totale: «Adesso ho più consapevol­ezza nei miei mezzi. Ora credo di poter investire in me stesso, cosa che fino al 31 luglio non avrei fatto».

‘Ora ci potrebbe essere una via’

Tutto era iniziato «più che altro per passione»; da piazza del Sole in poi, Ale ha cominciato a considerar­e «che ci potrebbe essere una via. Un’eventuale occasione contrattua­le adesso potrei anche valutarla». Intanto c’è ‘Crazy’, singolo con video uscito lo scorso venerdì, primo estratto da un nuovo Ep intitolato ‘Sempre lo stesso’ che esce domani. Il rapper non ha perso la vena malinconic­a, suo marchio di fabbrica (“Giuro su me stesso, non può piovere per sempre”), ma si annuncia, quanto a contenuti, «più esplicito, più diretto, più rap. Il mio modo di scrivere è lo stesso, ma forse sono più inc ****** ». Il fatto che il linguaggio sia diventato più per grandi che per piccini è confermato dalla title track, nella quale – nel ridimensio­nare la tipica grandeur di settore – baratta i “maggiordom­i” col “rispetto” di chi sognava “dei sorrisi in una villa” e invece ora piange “in un cesso”. Insieme alle collaboraz­ioni di sempre (Hrs in testa, con il feat. di Maic Check nel remix di ‘Scusa’ e ‘Outro’ prodotta dal luganese BAC), il produttore italo-americano Gelato ha messo le mani su ‘Sempre lo stesso’ (brano) e ‘Cuore in mano’. Ma come i registi che iniziano il nuovo film col precedente ancora in corso, Ale dice che questo Ep l’aveva scritto prima del concerto e che ha già in testa «un nuovo lavoro, più elaborato e con guests».

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 ?? ANDREA COMPAGNONE (SOPRA) / ISY (SOTTO) ?? Entusiasmo pre-Sfera (Bellinzona, luglio 2018)
ANDREA COMPAGNONE (SOPRA) / ISY (SOTTO) Entusiasmo pre-Sfera (Bellinzona, luglio 2018)
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