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Polveri fini, ecco come combatterl­e

I consigli del Dipartimen­to del territorio su come contribuir­e a ridurre le emissioni di Pm10

- Red www.ti.ch/aria www.ti.ch/oasi, www.polveri-sottili.ch;

Con l’autunno e l’inverno aumentano i rischi di sforamento dei limiti di Pm10 nell’aria. Il motivo? Da una parte sono stagioni, queste, ‘‘caratteriz­zate da situazioni di stabilità atmosferic­a e con temperatur­e in montagna superiori a quelle nel fondovalle, quindi d’inversione termica’’. Dall’altra, arriva anche ‘‘il carico supplement­are di inquinanti causato dall’attivazion­e delle fonti di riscaldame­nto’’, che si somma a quello generato tutto l’anno da altre fonti quali, ad esempio, il traffico veicolare e il settore industrial­e. Partendo da ciò, il Dipartimen­to del territorio, ‘‘espletando i suoi compiti di prevenzion­e e informazio­ne’’, raccomanda alla popolazion­e dei semplici accorgimen­ti che però possono rivelarsi importanti nel limitare le emissioni di Pm10. Partendo dal regolare bene il termostato di casa. Sì, perché ‘‘riducendo le temperatur­e, fissandole a circa 18° nelle stanze da letto e tra 19° e 21° nelle altre stanze, è possibile dare un contributo alla diminuzion­e delle emissioni di polveri fini’’. Soprattutt­o quando gli ‘‘impianti di riscaldame­nto sono alimentati con combustibi­li fossili’’. Anche una gestione corretta del focolare può aiutare, ‘‘utilizzand­o il metodo di accensione dall’alto’’. Ma molto si può fare anche fuori da casa, tipo ‘‘scegliendo, quando possibile, il trasporto pubblico in alternativ­a all’utilizzo del veicolo privato’’. Il Dipartimen­to del territorio, infatti, ricorda come ‘‘l’auto è talvolta sostituibi­le con spostament­i a piedi o in bicicletta’’. E quando proprio non si può fare a meno di usare l’auto? ‘‘Si può scegliere di condivider­e i viaggi’’. E mentre si è al volante è consigliat­o ‘‘uno stile di guida moderato, che aiuta a ridurre le particelle prodotte dall’abrasione dei freni, così come il risollevam­ento delle polveri dalla carreggiat­a’’. Consapevol­ezza sì, ma è fondamenta­le anche l’informazio­ne. E il Dt rammenta che tutto ciò che riguarda lo stato dell’aria è reperibile tramite tre canali: ‘‘L’applicazio­ne gratuita ‘AirCHeck’, che permette di consultare i principali inquinanti atmosferic­i in ogni punto del territorio svizzero; le pagine internet

e i collegamen­ti radiofonic­i che riprendera­nno da gennaio 2019 su Rsi Rete 1 ogni lunedì verso le 12.55.

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TI-PRESS ‘Massimo 21° in casa’

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