Trump: presto la verità saudita su Khashoggi
Istanbul/Washington – Date tempo a Riad e vedrete che vi darà le risposte che chiedete. Un Donald Trump paziente e comprensivo è tornato a fare da schermo alla case reale saudita, mentre la stampa turca allineata al regime di Recep Tayyip Erdogan diffonde dettagli horror della fine (ancora presunta) di Jamal Khashoggi, nel consolato di Istanbul. Il giornalista scomparso da oltre due settimane dopo essere entrato nella rappresentanza diplomatica saudita sul Bosforo, sarebbe stato torturato e fatto pezzi sotto gli occhi del console stesso, minacciato a sua volta dai macellai inviati da Riad. Secondo il ‘New York Times’, il medico legale, esperto in autopsie, che avrebbe smembrato il cadavere di Khashoggi è tra le cinque persone in cima alla lista dei sospetti degli investigatori turchi. Le altre sarebbero tutte strettamente legate al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman: tre membri della sua scorta privata e un frequente accompagnatore, Maher Abdulaziz. Per il ‘Washington Post’, sono in tutto 12 gli uomini legati ai servizi di sicurezza di Riad che avrebbero fatto parte dello squadrone della morte inviato a Istanbul a far fuori il giornalista. Ieri la polizia turca è entrata nella residenza del console per effettuare l’ispezione bloccata martedì sera dalla presenza di alcuni familiari del diplomatico. Una perquisizione che magistrati e tecnici della scientifica vogliono estendere ai veicoli in dotazione al consolato, in cerca di prove da aggiungere a quelle già trovate nella vicina sede diplomatica. Ma Trump continua a serrare i ranghi intorno a Riad. “Spero che il re e il principe ereditario non sapessero. Abbiamo bisogno dell’Arabia Saudita in termini di lotta al terrorismo, di tutto quello che sta accadendo in Iran e in altri posti”, ha detto il presidente Usa, ribadendo che si tratta di un cliente cruciale dell’export di armi. “Aspettiamo di vedere l’esito delle indagini. Hanno promesso che non ci saranno eccezioni nel perseguire i responsabili”. Garantista, lui.