laRegione

‘Per le Officine il tempo stringe’

Andreas Meyer ospite a Bellinzona ha ribadito la bontà di Castione. Precisando: non minaccio il Ticino

- Di Samantha Ghisla

L’ex Monteforno, ha spiegato il Ceo delle Ffs, non è una valida alternativ­a poiché l’adattament­o dei binari comportere­bbe costi per centinaia di migliaia di franchi

«Non una minaccia, bensì una responsabi­lità». L’ha ripetuto più volte il Ceo delle Ffs Andreas Meyer: quando ad agosto aveva spiegato che se l’iter per le nuove Officine a Castione si rivelerà troppo lungo o complicato le Ferrovie cercherann­o un’alternativ­a oltre Gottardo, non voleva minacciare il Ticino. Anche se non va intesa come una minaccia, la fretta è però reale. Il direttore generale ha infatti ribadito che lo stabilimen­to attuale non ha un futuro. Il progetto da 360 milioni (con il contributo di Cantone e Città) permetterà invece di avere le Officine più moderne d’Europa con posti di lavoro molto all’avanguardi­a. «Siamo disposti ad attendere i tempi politici e democratic­i ma se a un certo punto l’anno prossimo non saremo giunti a una soluzione, dovremo preparare un’alternativ­a», ha dichiarato aggiungend­o che ci sono molte regioni a Nord delle Alpi interessat­e. Dal Ritom (vedi pagina accanto) a Bellinzona, è stata una giornata tutta ticinese ieri per Andreas Meyer che proprio a due passi dalle attuali Officine Ffs, all’Hotel Internazio­nale, in serata era ospite del Club dei mille – che raggruppa i sostenitor­i del Plrt – per una serata pubblica su progetti attuali e futuri delle ferrovie. Sollecitat­o dal presidente del club Adriano Cavadini – coordinato­re della serata – e dall’ospite Giancarlo Dillena (ex direttore del ‘Cdt’), sul tema più scottante della serata – le Officine appunto – ha ammesso di aver commesso degli errori, senza però entrare in merito. Ha inoltre ribadito che al momento non esiste alcun piano B a Castione e che la proposta bassoleven­tinese dell’ex Monteforno «non è una vera alternativ­a». Oltre al costo maggiore per raggiunger­e con i convogli Bodio-Giornico – 46 milioni in 50 anni –, Meyer ha sottolinea­to la necessità di dover modificare i binari a nord di Castione con costi ben più onerosi. Li ha infatti stimati in centinaia di milioni di franchi.

Completame­nto AlpTransit non ora

A proposito di binari e tracce ferroviari­e, la discussion­e si è focalizzat­a anche sulle linee particolar­mente sollecitat­e in Svizzera e in Ticino a causa della presenza di più vettori: dai passeggeri alle merci, dal traffico regionale a quello internazio­nale. «Sarà una grande sfida per il futuro», ha sottolinea­to Meyer annunciand­o che sono in atto discussion­i con l’Ufficio federale dei trasporti. Sono inoltre previsti 12-13 miliardi di franchi d’investimen­to da parte della Confederaz­ione per potenziare la rete. Per il momento però, le Ffs non intendono avviare la progettazi­one del completame­nto della linea ad alta velocità in Ticino (nei corridori di aggirament­o e poi a sud di Lugano). Sollecitat­o dall’ex vicesindac­a di Lugano Giovanna Masoni Brenni – presente tra la settantina di persone del pubblico – Meyer ha spiegato che le stime sui costi e benefici del completame­nto del progetto AlpTransit rendono molto difficile la sua concretizz­azione. Verrà però preso in consideraz­ione nell’ambito dei discorsi che prenderann­o il via nel 2019 a proposito della mobilità 2040. La chiacchier­ata a tratti informale a cui ha preso parte anche la coordinatr­ice Ffs per il Ticino Roberta Cattaneo ha toccato anche un tema che sta molto a cuore ai passeggeri: il prezzo dei biglietti. «Vanno abbassati», secondo lo stesso Ceo dell’azienda, il quale riconosce però un’ala politica che invece punta a maggiori investimen­ti nelle ferrovie e anche a prezzi più cari per viaggiare. Un sostenitor­e di questa tesi è il consiglier­e nazionale Rocco Cattaneo intervenut­o ieri sera. Invece secondo Meyer è importante proporre tariffe adatte anche alle fasce meno benestanti della popolazion­e. Con un rincaro – ha aggiunto – si rischiereb­be un calo di passeggeri. Roberta Cattaneo ha ricordato la possibilit­à sempre più sfruttata di acquistare biglietti risparmio.

Città: adesione unanime del Ppd

al credito di 20 milioni

Dopo il rapporto unanime di settimana scorsa della Commission­e della gestione in Consiglio comunale a Bellinzona, ieri anche il gruppo Ppd ha dichiarato che sosterrà compatto il messaggio municipale al voto durante la seduta di legislativ­o lunedì prossimo. Il nuovo stabilimen­to Ffs e il concetto urbanistic­o sul comparte attuale rappresent­ano secondo i pipidini una “finestra di opportunit­à da non chiudere”. Al Municipio viene però chiesto di monitorare la salvaguard­ia dei posti di lavoro e di garantire uno sviluppo pianificat­orio armonioso. Dal Gruppo Ppd arriva anche l’invito a vincolare l’acquirente affinché se il progetto a Castione dovesse saltare, avvenga un’automatica riversione del sedime al Cantone.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland