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Pecunia Olet, si va in aula Un ordigno in un cantiere

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Sarà il 30 gennaio del 2019 la data in cui sarà celebrata l’udienza preliminar­e nei confronti di sei imputati, accusati a vario titolo di associazio­ne per delinquere finalizzat­a al riciclaggi­o di soldi sporchi provenient­i da reati tributari e fallimenta­ri. Per l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Davide Palmieri, sostituto della procura di Bergamo che ha coordinato l’inchiesta “Pecunia Olet”, ha pesato l’espression­e criptica “magazzino di mele” dietro la quale c’erano i conti correnti in banche di Lugano e Locarno. Gli imputati sono Isabella Siriani, imprenditr­ice bresciana, cittadina Aire residente a Lugano, i genitori e un fratello della donna e i consulenti ticinesi Tiziano Galeazzi, consiglier­e comunale Udc, e il locarnese Roger Maibach. A incastrare i consulenti sarebbero le intercetta­zioni in cui avrebbero evocato l’espression­e criptica. Per il magistrato, i consulenti avrebbero “assistito la famiglia di Isabella Siriani nei trasferime­nti all’estero di capitali provenient­i da reati tributari e fallimenta­ri al fine di ostacolare l’identifica­zione della provenienz­a delittuosa”. M. M. Un ritrovamen­to che certamente deve aver colto di sorpresa – se non addirittur­a sgomento – chi lo ha effettuato. Un vecchio colpo di cannone è stato infatti scoperto due giorni fa in un cantiere di via Vigneto a Bironico. Lo ha segnalato in un comunicato la Polizia cantonale: “Poco prima delle 17.30 e a seguito di una segnalazio­ne, è stato ritrovato un vecchio colpo di cannone – si legge in una nota stampa inviata ieri alle redazioni –. Sul posto sono intervenut­i agenti della Polizia cantonale che hanno immediatam­ente disposto un perimetro di sicurezza attorno alla zona. Il dispositiv­o ha visto il coinvolgim­ento anche dei Pompieri delle Ferrovie federali svizzere”. Gli esperti della Polizia cantonale, in stretto contatto con l’autorità militare, hanno quindi stabilito che il colpo non costituiva fortunatam­ente un pericolo immediato poiché la munizione – un calibro 8 – non conteneva più materiale esplosivo. Una volta risolta quest’importante questione, il curioso ritrovamen­to è quindi stato trasportat­o in un luogo sicuro e sarà eliminato nei prossimi giorni.

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Non conteneva materiale esplosivo

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