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‘Gioco aggressivo, a tratti spregiudic­ato’

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Il San Gallo non ha messo in fila due vittorie, né due sconfitte. Il suo cammino è soddisface­nte, ma il rendimento è incostante. «Siamo una squadra abbastanza giovane, il nostro è un calcio aggressivo, a tratti anche spregiudic­ato. Abbiamo disputato ottime partite, come contro il Basilea, ma paghiamo dei cali di concentraz­ione nel finale che ci costano reti cui poi è difficile rimediare. Non è facile, con così tanti giovani in squadra, trovare subito la continuità. Serve un po’ di pazienza. Del resto, la nostra dimensione è quella del centro classifica, mica possiamo puntare a vincere il titolo. Bisogna essere realisti: non a caso, siamo soddisfatt­i dell’attuale quinto rango». La gestione è stata affidata a Matthias Hüppi (presidente) e Alain Sutter (direttore sportivo). Quale impronta hanno dato? «Vogliono un calcio moderno, che diverta. Non gradiscono gli allenatori che propugnano un calcio attendista. La squadra deve assumere l’iniziativa, vada all’attacco, risulti attrattiva agli occhi dei tifosi, per portarli allo stadio. È questa la filosofia del club. Quanto ai mezzi, sono quelli della passata gestione. Gli azionisti di maggioranz­a non sono cambiati». La piazza di San Gallo è tradiziona­lmente calda e partecipe. È sempre così? «L’affluenza media è attorno ai 13’000 spettatori, contro il Basilea erano 15’000. Siamo contenti».

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TI-PRESS/PUTZU Il mister è Zeidler

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