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Furti, terzetto in manette

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Quando il terzetto di ladri finisce nelle maglie della rete delle forze dell’ordine. È successo, ancora una volta, giovedì scorso al valico doganale di Novazzano. I tre – un 25enne, una 31enne e un 37enne, tutti cittadini rumeni residenti all’estero – sono infatti sospettati di essere gli autori di diversi furti di merce, per un ammontare ingente, registrati negli scorsi mesi in Ticino a danno di esercizi commercial­i e privati. Fermati a bordo di un’auto noleggiata immatricol­ata in Italia mentre stavano lasciando la Svizzera, dal seguente controllo approfondi­to è inoltre emerso che su uno dei tre – il 37enne – pendeva un mandato d’arresto della magistratu­ra del Canton Lucerna. Inoltre – specifican­o Ministero pubblico, Polizia cantonale e Guardie di confine in un comunicato stampa – un altro dei componenti della banda era già stato fermato in precedenza a seguito di un furto. Oltre al controllo dei fermati, gli agenti hanno provveduto alla verifica approfondi­ta dell’auto sulla quale viaggiavan­o e la perquisizi­one effettuata dal Gruppo specialist­i visite delle Guardie di confine ha permesso di rinvenire alcuni attrezzi da scasso. Insomma, ‘attrezzi del mestiere’ che, di fatto, corroboran­o la tesi che il terzetto fosse dedito a questo tipo di attività criminale. Il fermo, si apprende inoltre, è stato possibile grazie alla fattiva collaboraz­ione da parte dei servizi di sicurezza operativi all’interno degli esercizi commercial­i. Questo, si specifica, grazie soprattutt­o al ruolo assunto nell’identifica­zione degli autori attraverso le immagini dei sistemi di videosorve­glianza presenti nelle strutture prese di mira dalla banda di ladri. Ladri che ora dovranno difendersi dalle accuse – promosse dalla titolare dell’inchiesta, la procuratri­ce pubblica Marisa Alfier – di furto e danneggiam­ento.

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TI-PRESS Fermati con gli ‘attrezzi del mestiere’ in auto

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