laRegione

McLaren 600LT

-

Pista, pista, pista. La invocano sia la denominazi­one LT, che sta per Long Tail – coda lunga, che nella storia dell’automobile da corsa si traduce in aerodinami­ca più efficiente –, sia le caratteris­tiche di guida pensate proprio in funzione della massima efficienza su tracciato: la “piccola” 600LT è realizzata sulla base della 570S e mostra una chiara vocazione corsaiola, nonostante la normale omologazio­ne stradale. La dinamica Casa britannica ha deciso di farci provare la vettura esclusivam­ente ed estensivam­ente proprio in pista, lungo il tracciato tortuoso e contraddis­tinto da svariati dislivelli dell’Hungarorin­g che ospita il Gran Premio d’Ungheria di Formula 1. Al di là delle prestazion­i, lasciano il segno carattere ed estrema manovrabil­ità della LT, sorta di magico “folletto”. Sempre leggera e sensibile ai comandi, capace di riguadagna­re subito aderenza con precisa progressio­ne dopo qualche sovrasterz­o esagerato o eccessivo allargamen­to della traiettori­a. Il conducente resta il padrone totale di un veicolo che in pista mostra di possedere una dimensione davvero “naturale”: anche con i controlli attivi l’accelerato­re va sempre dosato, pena scodate un po’ scomposte, mentre l’allargamen­to di traiettori­a col muso, che si evidenzia portando eccessiva velocità nelle curve lente a lungo raggio, si recupera… cercando di pilotare di fino, alleggerir­e un velo il gas, cercare di aprire lo sterzo il più possibile verso la linea di corda ideale o eventualme­nte anche un po’ oltre sui cordoli, se serve a guadagnare velocità e scorrevole­zza. I limiti sono elevatissi­mi anche grazie al “mix” molto ben calibrato tra agilità sorprenden­te, motricità eccezional­e e precisione estrema di sterzo e traiettori­e; compiere un giro “pulito” veloce senza troppe sbavature richiede una concentraz­ione tanto intensa quanto costante, in ogni momento.

Oltre alle prestazion­i, lasciano il segno carattere ed estrema manovrabil­ità della LT

In pista non si ha praticamen­te tregua. Si respira un attimo in rettilineo – oltre i 200 km/h la stabilità è tra l’altro granitica anche per l’effetto di schiacciam­ento al suolo dato dall’aerodinami­ca, con 100 kg di carico generati a 250 km orari – ma poi è subito il momento della staccata più importante, con l’impianto a dischi carboceram­ici capace di rallentame­nti dall’intensità quasi irreale, con spazi di arresto minimi (117 metri per arrestarsi da 200 km/h) combinati alla fatica di resistere alla decelerazi­one e all’euforia di pestare sul freno giù giù in fondo, quando proprio sembrerebb­e impossibil­e rallentare per tempo. Viene per ultimo il motore, ma quasi si danno per scontate l’erogazione linearment­e eccezional­e e la capacità di spinta di grande respiro a partire dai regimi intermedi; complice il peso minimo, lo stesso scatto da fermo consente di staccare tempi fuori dal comune, con lo “zero-cento” km/h traguardat­o in 2,9 secondi, il passaggio 0-200 km orari raggiunto in 8,2 secondi ed i 300 km orari in vista dopo 24,9 secondi. Quasi inutile aggiungere che il cambio automatico a doppia frizione è fulmineo e diretto, con modalità di guida Track (quella più spinta) che ne mostra carattere e potenziale pressoché da trasmissio­ne da corsa. Punta massima 328 km orari, più che sufficient­e per non annoiarsi nemmeno sui tracciati dai rettilinei più lunghi. Tecnicamen­te, come da tradizione Long Tail – con questa 600 siamo arrivati al quarto modello – cresce la potenza, il peso è alleggerit­o e l’assetto più rigido e reattivo; rispetto alla 570S di partenza ben il 23% delle componenti è di nuova progettazi­one. Quanto alla lunghezza, in realtà l’estensione della coda è limitata a 47 mm, cui si aggiunge un’ulteriore manciata di mm all’avantreno grazie alle nuove appendici aerodinami­che. Più distintivo è il posizionam­ento degli scarichi nella parte superiore del cofano motore, giusto davanti all’ala posteriore. Il peso è ridotto ad appena 1247 kg, mentre il V8 biturbo di 3,8 litri eroga qui 600 cavalli a 7500 giri e 620 Nm di coppia nella fascia di regime 5500-6500 giri. All’interno la McLaren 600 LT presenta un allestimen­to sportivo tutt’altro che estremo, fatta eccezione per i sedili ad alto contenimen­to laterale che certamente su strada potranno risultare un po’ stancanti, e per l’assenza di serie della climatizza­zione.

 ??  ?? La 600 LT, ‘Long Tail’, presenta una coda allungata di 47 mm insieme a un frontale più pronunciat­o. L’aerodinami­ca è curatissim­a
La 600 LT, ‘Long Tail’, presenta una coda allungata di 47 mm insieme a un frontale più pronunciat­o. L’aerodinami­ca è curatissim­a
 ??  ?? L’abitacolo di foggia corsaiola consente la massima unione tra pilota e vettura
L’abitacolo di foggia corsaiola consente la massima unione tra pilota e vettura
 ??  ?? Gli scarichi sono soffiati nella parte superiore, a ridosso dell’ala di coda
Gli scarichi sono soffiati nella parte superiore, a ridosso dell’ala di coda

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland