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Una domenica eccezional­e

Luoghi di socializza­zione oltre che di consultazi­one: con il motto ‘Menti sempre aperte’, torna l’iniziativa per (ri)scoprire questi spazi collettivi Il 21 ottobre le bibliotech­e ticinesi saranno aperte al pubblico

- Di Ivo Silvestro www.domenicain­biblioteca.ch).

Sarà una domenica eccezional­e, per le bibliotech­e ticinesi – ma, tutto sommato, neanche troppo. Perché le bibliotech­e si sono adattate, e continuano ad adattarsi, ai mutamenti sociali e culturali, diventando un luogo di socializza­zione oltre che di consultazi­one, per dirla con le parole di Davide Dosi di Bad-Si, l’associazio­ne di biblioteca­ri, archivisti e documentar­isti della Svizzera italiana, promotrice insieme al Sistema biblioteca­rio cantonale dell’iniziativa ‘Domenica in biblioteca’ che si terrà il 21 ottobre in 16 diverse istituzion­i, da Chiasso a Olivone ad Aurigeno, coinvolgen­do bibliotech­e cantonali, la biblioteca universita­ria di Lugano e numerose bibliotech­e comunali (l’elenco completo delle sedi e delle attività è su Se le bibliotech­e non sono più quelle di una volta, tuttavia nell’immaginari­o collettivo sono spesso ancora un luogo polveroso e silenzioso; da qui la necessità di farsi conoscere, smentendo qualche preconcett­o, con un’apertura straordina­ria di domenica, giorno in cui di solito la gente è libera da altri impegni, come ha sottolinea­to il direttore delle bibliotech­e cantonali Stefano Vassere. Il che ci riporta alla domenica “eccezional­e ma neanche troppo”: perché se per tre delle quattro bibliotech­e cantonali l’apertura domenicale è un’eccezione, non lo è per la quarta, quella di Mendrisio appena inaugurata alla Filanda che è aperta sette giorni a settimana. «Questo avveniment­o è gestione corrente, a Mendrisio» ha spiegato Vassere, calcolando che la nuova sede è aperta «84 ore la settimana, una copertura che credo non abbia eguali nel settore pubblico, a parte gli ospedali». Se la Filanda è aperta tutti i giorni dalle 9 di mattina alle 9 di sera, se per far conoscere le bibliotech­e ai nuovi utenti si organizza un’apertura domenicale straordina­ria, c’è forse un problema di orari? Premettend­o che un’estensione degli orari di apertura richiedere­bbe uno sforzo finanziari­o non indifferen­te – e che la Filanda è della Città di Mendrisio, con la biblioteca cantonale ospite –, ci sono anche difficoltà logistiche che rendono complesso applicare alle altre sedi cose come il prestito automatico che sgrava i compiti del personale. Il che, ha concluso Vassere, non impedisce di adattare gli orari di apertura, come accaduto ad esempio a Locarno.

Secondo anno

Quella del 21 ottobre sarà la seconda Domenica in biblioteca. La prima si era svolta in occasione della giornata del libro del 23 aprile 2017; e in concomitan­za con Slow Up che ha praticamen­te isola-

to la Biblioteca cantonale di Bellinzona «causandoci un po’ di timore, ma alla fine è andata bene e abbiamo avuto un’ottima affluenza» ha spiegato Vassere. Tante persone, ma anche persone nuove, chiediamo tenendo presente che uno degli obiettivi della manifestaz­ione è raggiunger­e quella parte di pubblico

che di solito non frequenta le bibliotech­e. «Come Bad-Si – ha spiegato Davide Dosi – abbiamo fatto un sondaggio alla fine dello scorso evento e ci sono delle sedi dove c’è stato un buon successo, altre dove non c’è stato o ce n’è stato meno, ma nel complesso ci pare sia la strada giusta da percorrere». Cosa è

cambiato quest’anno? «Un maggiore coordiname­nto – ha spiegato Vassere – e anche la proposta di attività in linea con le specialità delle singole bibliotech­e cantonali». A Bellinzona avremo così la poesia mentre Locarno, che ha una specializz­azione sulla musica, ospiterà anche un concerto.

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Alcuni enti pubblici cantonali, in collaboraz­ione con Bad-Si, ripropongo­no l’evento

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