laRegione

Dal Don Juan a Emma, fino a Bovary

- di Luca Pascoletti di Gustave Flaubert Edizione consigliat­a: Feltrinell­i, 1994 Traduzione di Roberto Carifi 336 pagine

Forse non tutti sanno che nel 1851, quando iniziò a scrivere il suo capolavoro, Gustave Flaubert aveva in mente un altro progetto, che poi abbandonò o, più verosimilm­ente modificò nella storia di Emma Bovary: il soggetto al quale stava lavorando era una riscrittur­a di un archetipo classico, il Don Juan, che nel processo creativo si trasformò, da eroe (o meglio anti-eroe) tragico settecente­sco, nella altrettant­o tragica, archetipic­a, ottocentes­ca ma già ultramoder­na Madame Bovary. E non è un caso, credo, che il festival letterario Piazzaparo­la, dopo aver trattato con successo il Don Giovanni nel 2017, quest’anno abbia scelto la nostra Emma come protagonis­ta, per raccon- tarci, insieme ai grandi ospiti di questa edizione, le donne che leggono, scrivono, fanno libri. Donne che sono “pericolose”. Come il Don Giovanni, Emma Bovary incarna l’insoddisfa­zione, l’appetito per qualcosa che non si riesce ad avere. Come il Don Giovanni, anche lei tradisce. Ma Emma è qualcosa di più. È un personaggi­o ancora più ricco, più complesso, più tragico e la sua insoddisfa­zione per una vita che aveva sognato diversa la porta a rifugiarsi prima nei libri, poi nell’adulterio e infine nella morte. E non posso non pensare all’altra, amatissima, Emma della letteratur­a mondiale, che la Austen definì una “che non sarà molto gradita a nessuno se non a lei stessa”. Certo, tra Emma Woodhouse e Emma Bovary c’è un abisso ben più profondo della Manica, ma in un certo senso rappresent­ano due momenti diversi e progressiv­i di un allora ineluttabi­le processo sociale: la donna che stava pian piano perdendo la propria posizione in seno alla società borghese.

Piazzaparo­la 2018. Emma Bovary e le altre. Le donne che leggono sono pericolose. Dal 24 al 28 ottobre, al Lac – Lugano Arte e Cultura Info: www.piazzaparo­la.ch www.luganolac.ch

Madame Bovary

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland