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Dossier Lia, Rückert: dall’Uae toni inaccettab­ili

La coordinatr­ice della sottocommi­ssione: ‘Sono delusa e stupita’

- Di Andrea Manna

«Non capisco dove si voglia arrivare con un simile comunicato stampa: superficia­le, non aderente ai fatti e intimidato­rio. In altre parole, non degno di un’associazio­ne profession­ale. Sono delusa!», afferma Amanda Rückert, coordinatr­ice della sottocommi­ssione parlamenta­re che sta lavorando a una soluzione normativa che della Legge sulle imprese artigianal­i (Lia) – di cui il Consiglio di Stato propone la cancellazi­one alla luce delle sentenze del Tribunale cantonale amministra­tivo – salvaguard­i lo spirito («A cominciare dalla lotta alla concorrenz­a sleale»), evitando collisioni con il diritto federale. La deputata leghista si dice delusa ma anche «stupita» per i contenuti della nota diramata l’altro ieri alle redazioni dall’Unione associazio­ni dell’edilizia, strenua sostenitri­ce della Lia. Nota nella quale l’Uae si esprime pure sul comportame­nto dei partiti in relazione al dibattuto dossier. La Lega? “Il sano ‘prima-nostrismo’ deve fare i conti con ‘ul cadreghin’ (come amava chiamarlo il Nano) e quindi si preferisce optare, paradossal­mente, per l’abrogazion­e della Lia”, scrive l’Uae. Rückert non ci sta. «Primo: ‘Ul cadreghin’ non c’entra assolutame­nte nulla, è un’insinuazio­ne che come Lega respingiam­o e rispediamo al mittente. Secondo: c’è chi all’Uae non è evidenteme­nte aggiornato. Il mio progetto di rapporto non si limita ad appoggiare la proposta governativ­a di abrogazion­e. Sollecita anche il Consiglio di Stato a promuovere tutte le sinergie possibili tra uffici cantonali per migliorare i controlli nel settore delle ditte artigianal­i e il plenum del Gran Consiglio ad approvare un’iniziativa parlamenta­re per una nuova legge che mantenga gli obiettivi della Lia senza andare contro il diritto superiore». Insomma, «da un’associazio­ne profession­ale, che in base alla vigente Legge sulle imprese artigianal­i ha pure un ruolo istituzion­ale, essendo chiamata ad assicurare il segretario della Commission­e di vigilanza Lia, mi aspetto altri toni». Come sottocommi­ssione «operiamo in maniera seria e abbiamo consultato anche l’Uae. Con la quale contiamo di dialogare ancora». L’Unione associazio­ni dell’edilizia non risparmia neppure il Ppd (“Dopo una prima fuga in avanti, sembra che siano stati capiti gli aspetti positivi della Lia”) e il Ps (“Si preferisce profetizza­re sui massimi sistemi”). Maurizio Agustoni, capogruppo dei popolari democratic­i in Gran Consiglio: «Se con fuga in avanti si allude alla nostra richiesta di rimborsare le tasse di iscrizione, personalme­nte continuo a sostenerla, dato che nel 2018 la Commission­e di vigilanza Lia ha sospeso l’attività su istanza del governo: si è pagato per un servizio non erogato». Il socialista Carlo Lepori: «Noi non discutiamo di massimi sistemi: tra un’iniziativa parlamenta­re e un decreto legge, stiamo valutando quale dei due strumenti permetta di giungere in tempi brevi a una nuova, e solida, legge».

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