Allievi sorvegliati per un’ora
Scuole comunali: non tutti gli istituti garantivano la presenza dei docenti prima e dopo le lezioni Nuovo regolamento sull’onere d’insegnamento dei docenti. Sisini (Decs): ‘Non fa altro che codificare quanto è già previsto dalla legge’.
Non soltanto educazione, bensì anche vigilanza. È questo uno dei compiti centrali assunto dai docenti, per legge chiamati a sorvegliare i ragazzi durante la ricreazione ma non solo. I docenti titolari delle scuole comunali – asilo ed elementari – sono infatti “tenuti, di regola per non più di mezz’ora al giorno, a partecipare alla sorveglianza degli allievi che per motivi di forza maggiore giungono a scuola prima dell’orario d’ingresso o non possono rientrare a domicilio subito dopo la fine dell’attività scolastica secondo un piano organizzato dalla direzione di istituto”. Un compito messo nero su bianco nell’ultima versione del Regolamento sull’onere d’insegnamento dei docenti, approvato dal governo lo scorso mese di maggio. Si tratta di una novità? «Quanto inserito nel regolamento sull’onere del docente non fa altro che codificare quanto è previsto dalla legge e che veniva già fatto in molti istituti scolastici – risponde Rezio Sisini, capo della Sezione delle scuole comunali del Dipartimento dell’educazione (Decs) –. La vigilanza compete infatti alle direzioni degli istituti». Ciò premesso, per Sisini la mezz’ora di accoglienza a scuola prima della campanella così come quella dopo la fine delle lezioni non può dunque essere considerata un nuovo onere. «I compiti di sorveglianza degli allievi sono sempre spettati al docente titolare – precisa –. Quindi non si tratta di un aggravio». Tant’è che fra le direzioni scolastiche e nel corpo insegnanti l’introduzione del nuovo regolamento non ha suscitato malumori. «Per chi già aveva introdotto la sorveglianza da parte dei docenti non c’è stata alcuna reazione, mentre per gli altri si tratta di adeguarsi a quanto prevede la legge». Resta da chiedersi se sia corretto che la scuola, in quanto istituzione pubblica, si debba assumere anche questo compito di “custodia” dei ragazzi. Nella pratica le nuove disposizioni si traducono in (almeno) un’ora in più al giorno durante la quale i ragazzi sono “in custodia”... «È corretto che la sorveglianza dei bambini spetti alla scuola – valuta il caposezione Sisini –. Va inoltre sottolineato che la direzione si occupa di organizzare un piano di sorveglianza settimanale, quindi il coinvolgimento del singolo docente non è di un’ora giornaliera, ma viene condiviso tra tutti i docenti titolari dell’istituto scolastico». Il nuovo regolamento ha inoltre regolato un’altra questione, ossia quella del pagamento del docente contitolare che partecipa alle settimane organizzate fuori sede. «Finora solo alcuni Comuni procedevano al pagamento – conclude Sisini –, mentre ora tutti saranno tenuti a riconoscere finanziariamente questo onere».