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‘Questo terreno non è idoneo’

Vacallo, con i referendis­ti lungo i collegamen­ti che porteranno al Parco San Rocco Da via Concabella, passando per il campo di calcio e il sentiero che unirà la casa anziani al futuro autosilo previsto a lato del cimitero

- Di Prisca Colombini

«Non voglio assumermi la responsabi­lità per la mancata realizzazi­one della casa anziani». Monika Chistolini, la promotrice del referendum che porterà i cittadini di Vacallo alle urne il prossimo 25 novembre per approvare o meno la variante di piano regolatore che getterà le basi per il Parco San Rocco Vacallo, precisa da subito che la sua richiesta, sottoscrit­ta da 397 cittadini, è stata motivata dalla volontà di «evitare che venga commesso un errore che coinvolger­ebbe tutto il quartiere, perché questo non è il luogo giusto per costruire una casa anziani». Struttura che trova l’accordo anche della prima firmataria, «ma non qui», ovvero nel comparto dell’attuale centro sportivo. La scelta, lo ricordiamo, è stata presa nel 2014 dopo l’analisi e la comparazio­ne delle tre ipotesi individuat­e: ex scuole, centro civico e, appunto, campo sportivo. Sempre nel 2014 è stata approvata la convenzion­e per la concession­e del diritto di superficie alla Fondazione Casa San Rocco. Il referendum lanciato in questa occasione non era riuscito. Con Monika Chistolini, accompagna­ta da Giovanni Camponovo e Gilberto Zanetta del Gruppo Pro Referendum, abbiamo raggiunto quelli che saranno i punti cardine del progetto: l’accesso di via Concabella, il campo sportivo e la futura strada ciclopedon­ale, oggi sentiero, che collegherà la casa anziani al cimitero, dove il Municipio costruirà un autosilo a due piani.

‘La strada è senza marciapied­e’

Uno dei principali timori degli abitanti di via Concabella è l’aumento del traffico nel quartiere. «Questa strada è pericolosa – precisa Monika Chistolini –. C’è la fermata del bus per i bambini, ma non c’è un marciapied­e e due macchine non si incrociano». Oggi i passaggi quotidiani sono circa 450 – la cifra è stata fornita dal Municipio –, con l’edificazio­ne del Parco San Rocco ce ne saranno 176 in più. «Ci è stato detto che verrà trovata una soluzione per limitare il traffico – continua Chistolini –, ma non come intendono regolarlo e gestirlo: sappiamo solo che verranno realizzati trenta posteggi a sosta limitata a ridosso della casa anziani e l’autosilo al cimitero». Percorriam­o via Concabella e raggiungia­mo il centro sportivo. «Qui – ci spiega Gilberto Zanetta indicando il campo da calcio – è prevista la casa anziani. Sempre che si possa fare visto che sotto c’è la discarica degli anni 50. Un pilone e la cinta sono storti: il terreno tende a scivolare verso la Val di Spinée». Il campo, aggiunge Giovanni Camponovo, «non è ancora pagato completame­nte. Dicono sia la soluzione migliore per la casa anziani, ma hanno scelto questo comparto perché vogliono costruire le palestre. C’è anche una certa fretta: Morbio vuole demolire la parte superiore della sua struttura per rifarla nuova e trasferire gli ospiti a

Vacallo durante i lavori. Ci viene detto che non c’è ancora un progetto, ma si è già parlato dell’utilizzo di prefabbric­ati. E anche il Dipartimen­to del territorio non si è ancora espresso sulla creazione di una strada di cantiere provvisori­a».

A lato della casa anziani il Comune di Vacallo è intenziona­to, previa autorizzaz­ione del Consiglio comunale, a realizzare una palestra doppia. Un investimen­to a cui guarda con interesse anche il Cantone (cfr ‘laRegione’ del 16 ottobre). «Il problema è sempre quello dell’accesso veicolare – è il parere di Monika Chistolini –. Se e quando si potrà accedere, potranno fare quello che vogliono, fermo e restando che il terreno non è idoneo perché sprofonda».

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TI-PRESS/LUCA CRIVELLI Il comparto del centro sportivo potrebbe cambiare volto

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