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Fora, atto secondo ‘È un bel rinforzo’

Quarta vittoria di fila per l’Ambrì Piotta, che accede ai quarti di finale

- Di Moreno Invernizzi

Rescisso il contratto con Carolina, il capitano dell’Ambrì ricomincia da dove aveva lasciato. Il diesse Paolo Duca: ‘Il suo ritorno non lo potevamo certopreve­dere dunque è fuori budget’.

Ambrì – Davos, Losanna, Rapperswil e ancora Losanna. Con il successo in Coppa Svizzera, la serie positiva dell’Ambrì Piotta tocca quota 4. Cose d’altri tempi per i biancoblù, che si godono questo momento in cui tutto sembra andare per il verso giusto. Anche con un pizzico di fortuna (vedi il finale della partita di venerdì contro il fanalino di coda del massimo campionato). «Questo è indubbiame­nte un buon momento – conferma Noele Trisconi –. Venerdì, contro il Rapperswil, avevamo fatto fatica, ma col Losanna siamo tornati a praticare il nostro gioco. Questa vittoria ce la siamo sudata, ma pure meritata. Abbiamo giocato in modo pulito e semplice, evitando gli eccessi. Questa è stata la chiave del successo sui vodesi: era importante fare un passo indietro rispetto al match di venerdì, dove a tratti avevamo sofferto la pressione dell’avversario». A testimonia­re del buon momento dei biancoblù è da un lato la quinta posizione in classifica, e dall’altro il quarto di finale raggiunto in una Coppa che, a questo punto, stuzzica assai: «Campionato o Coppa non fa differenza per noi: la fame di vittoria non cambia. Volevamo la vittoria per andare avanti, per restare in corsa: la Coppa è importante per noi, come lo è qualsiasi competizio­ne che ci vede coinvolti. L’impegno deve comunque essere sempre massimo, perché senza impegno non si vince nessuna partita, campionato o Coppa che sia». A questo punto nello spogliatoi­o c’è euforia... «Sicurament­e, ma dobbiamo riuscire a mantenere i piedi ben saldi a terra. Il campionato è ancora lungo, e la classifica assai corta: bastano un paio di passaggi a vuoto per perdere un paio di posizioni, o per salutare la Coppa. Ora dobbiamo insistere. L’appetito vien mangiando: noi cercheremo di non essere sazi. Adesso, comunque, dobbiamo voltare pagina e preparare al meglio il match di martedì».

Trisconi: ‘L’appetito viene mangiando e noi dobbiamo fare in modo di non essere mai sazi’.

«Oggi era una competizio­ne diversa, dove per arrivare in fondo servono cinque vittorie – sottolinea coach Luca Cereda –. Messo agli archivi il primo successo, oggi andavamo a caccia del secondo. A parte gli ultimi dieci minuti del primo tempo, abbiamo giocato con un buon ritmo e solidità, e soprattutt­o con tanta pazienza, cosa che alla fine ci ha premiati». Un successo alla distanza, come quello di venerdì sera. Ma forse meno sofferto di quello: «Che non sarebbe stato facile venire a capo del Rapperswil lo sapevamo ben prima di scendere in pista. Non ci sono più partite facili, per nessuno. Figurarsi per noi. La pazienza è la chiave di tutto: se sai attendere il momento giusto, e senza forzare i tempi, prima o poi l’occasione giusta si presenta. I quattro successi? Sono il miglior team building possibile. Ma non influenzan­o ciò che sta davanti: per vincere il match successivo è indispensa­bile ricomincia­re da zero e rifare tutti i passi che ti hanno portato fin lì. Niente è scontato o dovuto».

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TI-PRESS/D. AGOSTA Il buon momento continua

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