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Abitanti invece di uffici

Lugano, i vantaggi del ‘trasloco’ a Cornaredo di parte dell’Amministra­zione

- Di Alfonso Reggiani

Il futuro trasferime­nto da via della Posta al Polo sportivo farà risparmiar­e un milione di franchi

Sono circa quattrocen­to i dipendenti di Lugano che potrebbero traslocare nella futura sede dell’amministra­zione cittadina all’interno del Polo sportivo e degli eventi di Cornaredo. Un trasloco temuto da più parti, in primis commercian­ti e ristorator­i, preoccupat­i da un effetto di svuotament­o del centro con conseguent­e impatto negativo sulle attività economiche. Preoccupaz­ioni di cui il Municipio sta tenendo conto. Tanto che ha commission­ato un’analisi tecnica su come raggruppar­e i vari servizi cittadini e su come valorizzar­e gli spazi che risultereb­bero liberi. Un’operazione che potrebbe portare benefici a tutto il lavoro dell’amministra­zione, al cittadino e ai quartieri toccati. «Innanzitut­to è bene segnalare che non verrebbe trasferita tutta l’amministra­zione a Cornaredo – spiega Cristina Zanini Barzaghi, titolare del Dicastero immobili –. Il trasferime­nto che stiamo valutando toccherà principalm­ente chi lavora negli edifici di via della Posta e in parte a Palazzo Civico. Una maggiore concentraz­ione dell’amministra­zione sarebbe utile per migliorare le sinergie fra uffici e ottimizzar­e l’efficacia del loro lavoro. Vi sono pure delle necessità legate alla digitalizz­azione: una delle condizioni quadro delle nostre linee di sviluppo». Linee di sviluppo in cui si parla anche di un Municipio che “persegue l’obiettivo di riqualific­are e proseguire nella pedonalizz­azione del centro cittadino e la moderazion­e del traffico sul lungolago” e ”favorisce la coesistenz­a nei quartieri di diverse funzioni e di abitazioni rivolte alle diverse generazion­i e ceti sociali”.

Verso la mescolanza di funzioni Zanini Barzaghi: ‘Occasione per riportare abitanti in centro’

Dalle prime analisi risulta che il confronto fra la concentraz­ione dell’amministra­zione in un nuovo edificio rispetto al risanament­o e aggiorname­nto tecnologic­o degli edifici esistenti, potrebbe portare a una riduzione di circa un milione di franchi annui sulla gestione

corrente. Oggi a Lugano le attività economiche sono in gran parte ubicate in centro dove c’è una forte concentraz­ione dei posti di lavoro e di aziende (8’700 su un totale di 17’000) e una maggiore mescolanza di funzioni sarebbe auspicabil­e. Perciò, si potrebbe immaginare di compensare le partenze dei posti di lavoro con nuovi contenuti residenzia­li e commercial­i così da avviare un’inversione di tendenza, e rianimare il centro tutto l’anno, non solo in occasione degli eventi. In attesa di decisioni del Cantone, a proposito del possibile trasloco di Palazzo di giustizia e altri uffici dislocati sul territorio cittadino, Zanini Barzaghi ritiene che il trasferime­nto potrebbe rappresent­are anche un’occasione

interessan­te per riportare abitanti in centro: «Ristruttur­ando gli stabili lasciati liberi si potrebbero creare nuovi alloggi originali con piccoli appartamen­ti abbinati a locali condivisi, adattabili in base alle esigenze, destinati a più generazion­i e ceti sociali. Un po’ come è già avvenuto oltralpe in diverse città. Dobbiamo chiarirci su quale idea di città vogliamo davvero. Alcune costruzion­i, come il Palazzo di giustizia, i cui costi di risanament­o sono molto alti, si presterebb­ero per mettere in atto questo tipo di trasformaz­ioni». Però, il discorso non può limitarsi al centro e al futuro polo di Cornaredo. «La prospettiv­a dev’essere naturalmen­te inserita nel Piano regolatore unico del comprensor­io di Lugano che dovrebbe essere avviato al più presto. – prosegue la titolare del Dicastero immobili –. Perché i problemi del centro non sono solo legati al traffico privato, ma anche all’assetto definitivo della mobilità pubblica, che verrà ulteriorme­nte potenziata nel 2020, quando il collegamen­to AlpTransit del Ceneri sarà attivo a pieno regime. Inoltre la linea del tram, se venisse da subito prevista fino al Campo Marzio, potrebbe aiutare a migliorare l’accessibil­ità del centro». La traccia è peraltro già indicata nelle linee direttive della Città che prevedono la pedonalizz­azione del centro e più coesistenz­a fra lavoro e abitazione.

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TI-PRESS Largo alla residenza a compensazi­one delle partenze dei 400-450 posti di lavoro

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