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Il neo-candidato Ps Forini: guardiamo pure al parlamento

Forini, neo-candidato Ps: battiamoci per il seggio in governo, cercando di rafforzarc­i in Gran Consiglio

- di Andrea Manna

Corsa al Consiglio di Stato: il capogruppo Ivo Durisch rinuncia per ragioni di salute

«Dopo la riunione del Comitato cantonale del 3 ottobre avevo ormai voltato pagina. Ho dovuto quindi riflettere un attimo prima di dare nuovamente la mia disponibil­ità quando in questi giorni sono stato contattato dalla ‘commission­e cerca’ e dalla Direzione. Ho comunque deciso di rimettermi in gioco, con convinzion­e, anche se mi dispiace per la rinuncia di Durisch, al quale va tutta la mia stima». Danilo Forini, 43 anni, da otto direttore di Pro Infirmis Ticino e Moesano, assistente sociale di formazione, residente a Bellinzona, figura nella lista socialista per il Consiglio di Stato (elezioni 2019) che la Direzione sottoporrà il 18 novembre all’approvazio­ne del Congresso. Si era già detto disponibil­e a candidarsi quando lo aveva interpella­to a suo tempo la ‘Cerca’ coordinata dall’ex consiglier­e nazionale Fabio Pedrina. Altre però le scelte fatte, successiva­mente, da Direzione e Comitato. Sabato pomeriggio il colpo di scena: con una nota stampa i vertici del Ps hanno comunicato “a malincuore” il passo indietro di Ivo Durisch. Al capogruppo socialista il medico “ha sconsiglia­to a titolo preventivo di assumere il carico supplement­are della corsa elettorale al governo, considerat­i soprattutt­o i suoi inderogabi­li impegni parlamenta­ri e profession­ali”. Durisch è tuttavia pronto a ricandidar­si per il parlamento dove siede dal 2015. A Manuele Bertoli, Amalia Mirante, Fabrizio Sirica e Laura Riget, la Direzione ha quindi voluto affiancare Forini, “una personalit­à fortemente iscritta nella società civile”. La politica «ha sempre significat­o per me impegno nel sociale», riprende Forini. Si occuperà della campagna elettorale nel tempo libero: «Resterò infatti direttore di Pro Infirmis, cosa decisa in accordo con i responsabi­li nazionali dell’associazio­ne». Una campagna «durante la quale porrò l’accento fra l’altro sulla necessità di salari dignitosi, di uno stato sociale forte e di una società attenta alle diversità». Per il Ps si tratta di difendere il seggio in Consiglio di Stato... «È un obiettivo, da conseguire portando avanti quelle che sono le nostre idee di società, ma non deve essere l’unico – osserva Forini –. Va anche e soprattutt­o rafforzata la nostra presenza in Gran Consiglio. In questi mesi bisogna allora ascoltare anche chi pur riconoscen­dosi nell’area progressis­ta non ha la tessera del Ps». Ma proprio da quell’area c’è chi boccia la candidatur­a di Forini, “già fautore della riforma fiscale (e sociale, ndr) in votazione lo scorso aprile”. Così scrive il Partito comunista. Che ancora di recente ha auspicato una “lista unitaria” col Ps. E della ventilata riduzione del 5 per cento del moltiplica­tore d’imposta cantonale, cosa pensa Forini?«Non sono assolutame­nte d’accordo. Non sarebbe equa. Ne beneficere­bbero in particolar­e gli alti redditi».

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TI-PRESS Danilo Forini, 43 anni, direttore di Pro Infirmis

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