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Elezioni di sangue, almeno 50 morti in Afghanista­n

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Roma – In un Afghanista­n ancora segnato dalla violenza, quasi nove milioni di persone si sono messe in fila ai seggi e hanno sfidato le armi dei talebani e dell’Isis, per eleggere la Camera bassa del parlamento, a otto anni dall’ultimo voto. Un appuntamen­to che, come si temeva alla vigilia, si è trasformat­o nell’ennesima carneficin­a. Il bilancio a fine giornata è di almeno cinquanta morti e più di cento feriti in decine di attentati ai seggi in tutto il Paese. L’episodio più grave è stato a Kabul, dove un attentator­e suicida si è fatto saltare in aria fuori da un seggio, uccidendo 15 persone e ferendone 60. Molti sono stati curati dai medici italiani di Emergency, che nella capitale afghana gestisce un ospedale. Al presidio è arrivato, già morto, anche un bimbo di dieci anni. Ma la violenza ha sfregiato tutte le province del Paese, con esplosioni ai seggi e con i talebani in prima linea nel lanciare colpi di mortaio e tendere imboscate alle forze afghane e ai civili. D’altronde il messaggio inviato ai cittadini alla vigilia del voto era stato chiaro: “Restate a casa, boicottate le elezioni e non permettete che si svolgano nelle vostre zone”. Già durante la campagna elettorale si erano contati oltre 30 attacchi contro politici e centri di registrazi­one per il voto, costati la vita a due candidati e ad almeno 34 cittadini. Per questo, nella giornata delle elezioni, il governo ha fatto schierare 70mila agenti delle forze dell’ordine. E molte delle vittime sono state proprio poliziotti. Eppure la gente non ha ascoltato le minacce e ha rischiato la vita pur di esprimere il proprio voto. Lunghe code, di uomini e di donne velate, si sono viste a Kabul e in altre città. “È un nostro diritto, oggi sono venuto qui e ho votato il mio candidato preferito e ho fatto la mia parte per il futuro dell’Afghanista­n”, spiega ad esempio Ruhollah, a Kabul, alle telecamere dell’Ap. “Esprimo il mio voto e sono molto felice. Invito tutti a votare”, dice un altro residente della capitale, Harbhajan Singh. Il conteggio delle schede è comunque già iniziato nella maggior parte dei seggi in tutto il Paese, che ora attende i nomi dei 249 nuovi deputati. Oltre 2’500 i candidati, di cui 417 donne.

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KEYSTONE Un diritto agognato

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