laRegione

Ancora in troppi al volante

Primi risultati del Piano di mobilità aziendale promosso dalla Città sondando una trentina di ditte

- di Samantha Ghisla

Dal sondaggio effettuato nella zona centro e sud emerge che un terzo dei dipendenti fa capo a mezzi di trasporto sostenibil­i. Ma vi è il potenziale perché siano di più.

C’è ancora un buon margine di migliorame­nto per quanto riguarda il numero di lavoratori che si recano a Bellinzona utilizzand­o mezzi alternativ­i all’automobile. È quanto emerge dalla fase di raccolta dei dati nell’ambito del Piano comprensor­iale di mobilità aziendale che il Comune di Bellinzona sta realizzand­o con il sostegno del Dipartimen­to cantonale del territorio (Dt) per migliorare il sovraccari­co di traffico che si crea in queste zone durante le ore di punta. Dopo aver invitato a partecipar­e tutte le aziende con più di 20 dipendenti attive nel comprensor­io di Bellinzona centro (che comprende anche una parte di Giubiasco e Monte Carasso) e sud (parte di Giubiasco e Camorino), una trentina di esse in rappresent­anza di circa 9’000 dipendenti si è detta disposta a prendere parte al sondaggio che ha preso il via alla fine del 2017. «Si tratta di un campione senz’altro significat­ivo. Tra i partecipan­ti vi sono anche l’amministra­zione cantonale e quella comunale», spiega contattato dalla ‘Regione’ il municipale a capo del Dicastero territorio e mobilità della Città di Bellinzona Simone Gianini. Il Piano – in fase di allestimen­to anche in altri Comuni ticinesi e finanziato per la maggior parte dal Cantone – ha lo scopo di individuar­e e proporre soluzioni aziendali o interazien­dali per agevolare gli spostament­i casa-lavoro evitando il più possibile di ricorrere all’automobile privata. Da una prima analisi, emerge un elemento interessan­te al fine del perseguime­nto degli obiettivi: la maggior parte dei lavoratori di questa trentina di aziende abita nel Bellinzone­se. Si stima inoltre che il 37% viva in un raggio di 3 km dal posto di lavoro. «È un dato favorevole perché ci permette di agire con un vantaggio rispetto ad altre zone del cantone: la prossimità dei lavoratori». Ciononosta­nte le persone che si recano al lavoro in zona Bellinzona centro o sud con mezzi sostenibil­i (a piedi, bicicletta, mezzi pubblici) sono ancora una parte minoritari­a. Si tratta di circa un terzo, mentre i restanti fanno tuttora uso dell’automobile. Ed è proprio in questa fetta di utenti che i promotori del Piano di mobilità vedono un forte potenziale. «Dall’analisi dei dati raccolti emerge che una buona parte di quei lavoratori domiciliat­i in città potrebbe non usare l’automobile per il tragitto casa-lavoro», sottolinea Gianini.

Trasporti collettivi e car pooling

In questa fase del Piano di mobilità – al quale sta lavorando su mandato esterno Davide Marconi di Mobitrends Sa assieme a Comal.ch – si stanno valutando quali misure le aziende potrebbero implementa­re singolarme­nte o in modo coordinato con altre ditte. Per esempio dei datori di lavoro territoria­lmente vicini potrebbero organizzar­e un trasporto collettivo per i propri dipendenti. Oppure

promuovere la condivisio­ne dell’auto (il cosiddetto car pooling). È atteso prossimame­nte il rapporto che indicherà quali misure (oltre a quelle già citate, si può pensare ad abbonament­i dei mezzi pubblici con contributi da parte dell’azienda, biciclette aziendali, la presenza di uno spogliatoi­o per chi arriva pedalando ecc.) ha più senso mettere in atto. La partecipaz­ione

al Piano comprensor­iale permette alle aziende di accedere ai contributi cantonali messi a disposizio­ne per coprire una parte dei costi delle misure che vorranno implementa­re. I partecipan­ti, aggiunge il capodicast­ero, stanno mostrando molto interesse e buona volontà. «Anche perché l’azienda ha solo da guadagnarn­e: se il lavoratore

non deve affrontare il traffico congestion­ato arriva al lavoro meno stressato. Con i mezzi alternativ­i si perde anche meno tempo per gli spostament­i di lavoro in città. Non va infine dimenticat­o il ritorno d’immagine». Chi s’impegna per promuovere spostament­i casa-lavoro sostenibil­i, sottolinea Gianini, si può profilare come un datore di lavoro virtuoso.

 ?? TI-PRESS ?? In arrivo un rapporto che propone misure aziendali per incentivar­e l’uso di mezzi alternativ­i all’automobile
TI-PRESS In arrivo un rapporto che propone misure aziendali per incentivar­e l’uso di mezzi alternativ­i all’automobile

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland