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Razziatori di fuoribordo a Maccagno

- Di Marco Marelli

Nella notte dello scorso 15 ottobre, ma la notizia è stata fornita solo nel fine settimana, due “motori fuoribordo” sono stati rubati a Maccagno con Pino e Veddasca, in località Poggio, nei pressi di Zenna. I ladri si sono impossessa­ti di un Mercury 40 cavalli di tre cilindri (valore 5mila euro) e di un Yahama 25 cavalli 4 tempi (valore di 2’500 euro). Non si esclude che i razziatori di “motori fuoribordo” possano essere gli stessi che in Ticino, dall’inizio del 2018 hanno messo a segno una sessantina di furti, spostandos­i dal Verbano al Ceresio, creando non poco allarme e preoccupaz­ione fra i proprietar­i di piccole e medie imbarcazio­ni ormeggiate nei porti dei due laghi ticinesi. Lo scorso mese a Germignaga è stato rubato un altro motore, un Yahama, identico a quello fatto sparire a Maccagno con Pino e Veddasca. Per quanto accertato dai carabinier­i di Luino i ladri, al calar della notte, arrivano con un furgone nei pressi dei pontili e con piccole imbarcazio­ni si dirigono verso le boe. Il motore viene portato via staccandol­o dal natante tramite l’uso di cesoie o con attrezzi a lama calda, che tagliano lucchetti e fili collegati ai motori. Spesso, però, staccano le imbarcazio­ni (in prevalenza di proprietà di stranieri) dalla boa, le portano a riva, rubano i motori e poi lasciano alla deriva le barche. Dall’inizio dell’anno è successo una dozzina di volte. I razziatori della notte dovrebbero essere originari dell’Est Europa o dell’area dei Balcani.

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TI-PRESS Motori a ruba

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