Pa-pam, in testa e in campo
L’organizzazione difensiva e le transizioni tanto richieste da Celestini fruttano a un Lugano rivitalizzato tre punti
Due stagioni or sono, con Tramezzani alla guida del Lugano e la coppia Alioski-Sadiku a trascinare i bianconeri al terzo posto in classifica, li chiamavamo contropiedi. Oggi Celestini preferisce definirle rapide transizioni. Il concetto non cambia: solidità difensiva e via senza troppi “passaggini” (sì, quelli che non piacciono al presidente Renzetti) verso la porta avversaria, se possibile con meno tocchi possibili (l’esempio perfetto: il primo gol bianconero). Tattica, stile di gioco, strategia. Chiamatela come volete, ma è quello che Celestini ha chiesto sin dal primo allenamento ai suoi giocatori, sottolineando con un bel “pa-pam!” la sua richiesta di verticalizzazioni esplosive. Una visione del calcio non assecondata (o meglio non ancora assimilata) da Bottani e compagni nella prima uscita con il Grasshopper, ma che ha portato i suoi frutti ieri a Cornaredo contro un San Gallo stordito dall’atteggiamento dei padroni di casa. E questo è forse quello che più è piaciuto al tecnico vodese, dal canto suo bravo (e in alcune scelte coraggioso) ad adattare modulo e richieste ai giocatori a disposizione e soprattutto alle loro caratteristiche. «Non è stata una partita perfetta, ma le cose che abbiamo cercato di mettere a posto per questo match, i ragazzi le hanno svolte con grandissima voglia, concretezza e ambizione – ha dichiarato a fine partita Celestini –. Sono uno che guarda molto il contenuto, la prestazione prima ancora del risultato, ma ammetto che oggi l’importante era vincere, per dare sostanza al lavoro effettuato e averlo fatto in questo modo ci dà molta fiducia e ci aiuta a credere in quello che stiamo facendo. Per me è la testa a fare la differenza, senza testa anche le gambe servono a poco, per questo abbiamo parlato tanto nelle ultime settimane, per ritrovare la fiducia e oggi sono molto, molto, molto contento, perché ho rivisto i ragazzi con il sorriso e questo è fondamentale per questa squadra». A livello tattico la partita è stata preparata in maniera minuziosa, anche se non tutto ha funzionato come previsto... «L’idea era difen-
dere bassi per sfruttare le ripartenze, perché il San Gallo è fortissimo nel pressing, quindi abbiamo cercato di saltare la loro linea. Questo ci ha portato a soffrire un po’ sui cross e a concedere qualche tiro di troppo, anche se da lontano. Idealmente dovremmo cercare di avere un po’ più di possesso palla, perché abbiamo giocato quasi solo attraverso le ripartenze (nelle quali va detto siamo stati bravissimi), però ci stiamo lavorando e come detto sono contentissimo dello spirito e della personalità mostrati dalla squadra, perché le partite si vincono con questi elementi».
‘Questo è il vero Junior’
Tra i più positivi in campo, il brasiliano Junior, rinato nell’atteggiamento e nelle giocate... «È sicuramente la mia miglior partita dell’anno – ha dichiarato sorridente l’attaccante 24enne –. Si è parlato tanto quando non giocavo bene, ma ci possono essere momenti in cui le cose vanno bene e altri in cui non funziona nulla. Io ho sempre avuto fiducia nel mio calcio, sapevo di cosa sono capace e che il mio momento sarebbe nuovamente arrivato. Questo è il Junior che conoscono tutti».