Solidità e un fulmineo 1-2 al momento giusto
Per la sua seconda uscita sulla panchina bianconera Celestini ha abbandonato la difesa a tre schierata a Zurigo contro il Grasshopper e, anche a causa delle diverse assenze (in particolare quelle degli squalificati Sabbatini e Yao), ha optato per una retroguardia a quattro con i rientranti Maric e Mihajlovic, mentre a metà campo assieme a Vécsei ha schierato Abedini e Brlek. Davanti, Mattia Bottani (capitano in assenza di Sabbatini) ha giostrato alle spalle di Junior e Gerndt. Un tridente che ha dimostrato di funzionare a meraviglia con due lampi che hanno spaccato la partita, fino a quel momento piuttosto bloccata: al 20’ rinvio preciso di Da Costa, torre di testa di Junior, sponda di Gerndt e inserimento di Bottani, che è andato a battere Stojanovic con un preciso destro incrociato. Quattro minuti e la scena si è ripetuta, con il numero dieci a scappare via sulla destra ma che questa volta al posto di tirare ha messo in mezzo per il brasiliano, il quale ha anticipato l’estremo difensore avversario firmando il doppio vantaggio. Un margine che i bianconeri hanno portato fino alla pausa, anche grazie agli interventi di un sicuro Da Costa. Alla pausa Zeidler ha provato a svegliare i suoi con due sostituzioni, ma la mossa non ha portato i frutti sperati, anche perché Maric (fondamentale il suo recupero) e compagni hanno continuato a difendersi con ordine. Al 66’ l’occasione per chiudere la partita in contropiede, ma Gerndt ha dosato male il passaggio per mettere Bottani solo davanti all’estremo difensore avversario. Poco male, perché gli uomini di Celestini hanno controllato i restanti minuti senza particolari problemi abbellendo il risultato al 90’ ancora con Junior in contropiede (assist di Gerndt), prima dell'inutile 3-1 di Buess nei minuti di recupero. SC