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Da una parte le soluzioni, dall’altra le indecision­i

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Lugano – Tira il doppio dello Zugo, il Lugano, nel primo tempo di sabato. Ma anziché andare comodament­e alla pausa in vantaggio di uno o più gol, quando fanno rientro negli spogliatoi i bianconeri hanno appena incassato il pareggio di Dario Simion, che segna il 2-2 in short-hand subendo anche fallo (quindi, nell’ipotesi peggiore, se la sarebbe comunque cavata con il rigore). È il risultato di un disco perso sulla ‘blu’ avversaria, per uno dei tanti errori (su un fronte, ma per la verità pure sull’altro) di una partita comunque piacevole da seguire. In cui non si può dire che i bianconeri non ci provino, un po’ in tutti i modi, e in più di un’occasione trovando le soluzioni giuste. Ciò nonostante, alla fine si devono arrendere a uno Zugo sì Martschini e Suri dipendente, ma che il quarto di Coppa se lo mette in tasca soprattutt­o grazie al suo attaccante valmaggese. Il quale, non pago di aver trovato il 2-2 al 19’43’’, chiude definitiva­mente i conti a poco più di quattro minuti dal termine (3-4), quando più o meno tutti sugli spalti della Cornèr Arena già s’immaginano un epilogo almeno ai supplement­ari. E invece gli uomini di Ireland finiscono col pagare cara un’altra indecision­e in retrovia, siccome non riesce a liberare un puck che, appunto, arriva sul bastone di un Simion che non si fa pregare. Infatti, non capita mica tutti i giorni l’occasione di fare doppietta. C.S.

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TI-PRESS/D. AGOSTA Dario Simion in versione ‘matchwinne­r’

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