Il quinto sigillo per Marquez l’inarrivabile
Ieri Marc Marquez ha compiuto un passo in più verso la gloria eterna nel motociclismo: vincendo il Gp di Motegi, in Giappone, è diventato a 25 anni il più giovane centauro ad essersi aggiudicato cinque titoli mondiali nella MotoGp. Visto il vantaggio abissale in classifica, lo spagnolo avrebbe potuto aspettare tranquillamente che il titolo gli cadesse tra le braccia quasi per inerzia, ma non è questa la filosofia del prodigio spagnolo che ieri ha eguagliato Mick Doohan con cinque caschi iridati nella classe regina: autore di un’eccellente partenza, che l’ha visto passare dalla sesta alla seconda posizione già al primo giro, Marquez ha tallonato a lungo il suo rivale italiano Andrea Dovizioso, spingendolo all’errore nel finale di gara. Brevemente passato al comando a metà corsa, l’iberico ha piazzato l’attacco a quattro giri dalla conclusione. Costretto a tornargli davanti per avere ancora voce in capitolo nella classifica iridata, Dovizioso si è spinto al limite, ma è finito per terra a due giri dal termine, per quella che è stata la sua quarta caduta della stagione, tutte in corsa. Marquez, finito pure lui sull’asfalto ben 18 volte in stagione (ma quasi sempre in prova) ha così assaporato un successo che lo porta a due lunghezze da Valentino Rossi e a tre da Giacomo Agostini, gli unici due ad aver ottenuto più titoli iridati nella classe più importante del motociclismo di velocità. Marquez ha conquistato il suo settimo titolo complessivo, se consideriamo pure quello della 125 cc nel 2010 e quello della Moto2 nel 2012. Per quanto riguarda Thomas Lüthi, nulla da segnalare. Il bernese si è piazzato al 20° rango a più di 50” dal vincitore e a 15” da un posto nella top-15. Il campione del mondo 2005 della 125 cc, non ha dunque conquistato nemmeno un punto in 15 dei 18 Gran Premi in programma.