Una domenica in versi
La poesia non va solo letta, ma va anche ascoltata. Per essere parte della sua esperienza, per essere compresa, per goderne totalmente, non solo gli occhi, ma anche le orecchie devono farne esperienza. «La poesia deve far sentire le cose. La poesia è misura della sensazione», ha detto Daniele Bernardi ieri durante la manifestazione “Domenica in biblioteca”. E la poesia è stata il filo rosso che ha legato il programma proposto dalla Biblioteca cantonale di Bellinzona, in occasione della manifestazione; dove abbiamo fatto una breve incursione, vista la prossimità con la nostra redazione. Durante la giornata è stato possibile seguire visite guidate alla biblioteca e al Centro di dialettologia ed etnografia. Forse, però, i frammenti più densi sono stati proprio i cinque momenti con “L’ora della poesia”, dove si sono susseguite le letture ad alta voce di Margherita Coldesina e Daniele Bernardi; Laura di Corcia, Marko Miladinovic, Fabio Jermini, Lia Galli... tanto per citarne alcuni. Scambiando poi due chiacchiere con gli operatori della biblioteca, è trasparsa soddisfazione per lo svolgimento della giornata, che è trascorsa positivamente. Malgrado Palazzo Franscini non sia stato invaso da folle oceaniche, coloro che hanno partecipato sono stati piuttosto numerosi. Sarà retorico, ma la biblioteca non è solo luogo di conoscenza e cultura. La biblioteca è, ancora prima di ciò, luogo di incontro. Bellinzona fa parte delle sedici biblioteche cantonali che ieri hanno aperto le porte proponendo diverse attività, che hanno spaziato dalle visite guidate alle letture, dalle conferenze ai concerti. Promotrice della manifestazione “Domenica in biblioteca” (alla sua seconda edizione: “Menti sempre aperte”) è l’associazione Bibliotecari, archivisti e documentalisti della Svizzera italiana, in collaborazione con il Sistema bibliotecario ticinese e la Rsi. STO