L’anno prossimo la licenza, poi il cantiere per 3 anni
A partire dal quarto trimestre del 2019 è prevista la vasta opera di costruzione, che potrà avvenire ovviamente solo dopo l’ottenimento della licenza edilizia da parte del Municipio di Locarno, stimata nel periodo primavera-estate. L’edificazione dovrebbe poi indicativamente durare per tre anni, fino alla fine del 2022, e nello stesso periodo di tempo i promotori del progetto intendono procedere con la campagna di vendita dei singoli oggetti. La tabella della tempistica è uno degli schemi più interessanti contenuti nel “business-plan”. Ne emerge che l’esame di fattibilità di tutta l’operazione era iniziato già prima del 2017 e si era protratto per tutto l’anno scorso. Contemporaneamente rispetto alla fase finale di questa valutazione, era partita la negoziazione con non meglio precisati “operatori”. Ne erano seguite un’opera di pianificazione generale e poi la campagna di finanziamento per l’acquisto dei terreni, attualmente in corso. Dal profilo tecnico, un primo concetto su cui continuare a lavorare è stato nel frattempo presentato dallo studio di architettura Aldo Cacchioli di Locarno, che intende appunto presentare la domanda di costruzione nel corso dell’anno prossimo.
‘Pratiche sostenibili’
Nell’attesa, parole rassicuranti sono veicolate dal sito della Augur Invest, che parla del Lago Maggiore Grand HotelSpa & Residences come di “un lussuoso centro benessere a 5 stelle con residenze di lusso”. Un “ritiro a uso misto” per realizzare il quale la Holding si dice “impegnata a sviluppare e gestire il suo progetto in modo sostenibile, con un obbligo per l’ambiente e la comunità”. Il progetto, sottolinea la Augur Invest, non comprometterà “o mancherà di rispetto” all’ambiente, poiché si concentrerebbe su “carattere estetico, storico e culturale della comunità circostante”, nell’asserito impegno di agire con “pratiche economicamente, socialmente, ecologicamente sostenibili e solide”, sostenendo “la conservazione del patrimonio naturale e culturale e della comunità locale”.