I sondaggi hanno già eletto Bolsonaro
San Paolo – A meno di una settimana dal ballottaggio, il nuovo presidente dei sondaggi è Jair Bolsonaro. Se poi il candidato dell’estrema destra lo sarà anche del Brasile lo si saprà domenica sera, ma i venti punti di vantaggio su Fernando Haddad, l’erede politico di Lula da Silva, sembrano ormai sufficienti. Dopo essere arrivato in testa al primo turno, con il 46,03% dei voti (29,28% Haddad) Bolsonaro non ha smesso di crescere nei sondaggi, arrivando ora al 60%, secondo un rilevamento della Fsb, che conferma le cifre recenti della Datafolha (50-41%) e della Mda (57-43%). Una superiorità che, informano i media locali, sarebbe riconosciuta anche dai responsabili della campagna del Partito dei Lavoratori (Pt), i quali ammettono che sarà “molto difficile” rovesciare la tendenza. Due dibattiti televisivi erano previsti durante l’ultima settimana prima del voto, ma sono stati sospesi dopo che Bolsonaro ha annunciato di non potervi partecipare a causa delle sue condizioni di salute, considerate troppo delicate dopo la coltellata all’addome subita lo scorso 7 settembre, e divenuta un elemento vincente della strategia elettorale. Oltre il 70% dei brasiliani, sempre secondo i sondaggi, vorrebbe almeno un dibattito fra i due candidati prima del ballottaggio, ma la diserzione di Bolsonaro non sembra aver cambiato l’umore degli elettori: il 94% dichiara che non ha nessuna intenzione di cambiare la sua intenzione di voto. Anche i cambiamenti nella campagna elettorale di Haddad (dall’evocazione solare del “paese felice” che era il Brasile di Lula a una dura denuncia del “fascismo” di Bolsonaro) sembra aver avuto poco impatto sull’umore elettorale. Le dichiarazioni autoritarie di Bolsonaro e dei suoi alleati, le parole spesso sprezzanti rivolte verso persone di discendenza africana e omosessuali, perfino le denunce su possibili manovre illegali per diffondere fake news attraverso Whatsapp – per le quali la giustizia elettorale ha aperto un’inchiesta formale – non hanno ridotto la sua popolarità. Al contrario, lo hanno già fatto presidente.