Nussbaumer: ‘È un complotto’
Il medico in aula per maltrattamento di animali chiama in causa veterinario cantonale, Municipio e vegani
L’ex granconsigliere, 70 anni, respinge ogni accusa. Il giudice della Pretura penale, Siro Quadri, sospende il processo per nuovi accertamenti istruttori.
«Sono le foto del complotto, tra le tante». Così risponde il dottor Werner Nussbaumer quando il giudice Siro Quadri gli mostra le immagini su carta della soprannominata ‘fattoria degli orrori’: una gallina moribonda, un recipiente d’acqua con i cadaveri di animali, strutture sporche, escrementi in eccessiva abbondanza, acqua insalubre. Ieri l’ex granconsigliere, 70 anni, è comparso davanti alla Pretura penale di Bellinzona per rispondere di maltrattamento di animali per la vicenda della sua tenuta di Gravesano (a pochi metri dalla sua abitazione e a due passi dal suo studio medico) al centro delle cronache nel 2013 quando l’Ufficio del veterinario cantonale il 5 e il 20 novembre intervenne a due riprese: dapprima per pavoni, cavalli, conigli, polli, colombi, galline, oche, tacchini e anatre “tenuti in promiscuità, in spazi troppo ristretti e pericolosi (mangiatoie taglienti, recinti con fili sporgenti e buchi coperti con tavole marce), in condizioni igieniche precarie (gabbie colme di feci), senza foraggio adeguato, con pane ammuffito, e senza acqua fresca”; e poi sequestrando due asini e due cavalli. Ma per Nussbaumer il complotto è stato ordito dall’ex sindaco di Gravesano, dal veterinario cantonale, dal Municipio, e da un gruppo di animalisti estremi e vegani per mostrare l’assunto “se cura così gli animali, chissà come cura i pazienti” in relazione alla sua battaglia per l’uso della canapa a scopi medici. L’ex granconsigliere, difeso dall’avvocato Rossano Bervini, ha respinto ogni imputazione contenuta nel decreto d’accusa che lo condanna a una pena di 40 aliquote corrispondenti a complessivi 28’400 franchi. Di qui il ricorso e il processo. Il medico ha detto che quelle foto di incuria degli animali sono state scattate ad arte per denigrarlo e inoltre che gli animali trovati morti nella sua fattoria sono, invece, stati uccisi dal passaggio di volpi o faine. Il medico ha ribadito di voler bene agli animali. La vicenda giudiziaria si è aperta dopo la denuncia dell’Ufficio del veterinario cantonale.
Ancora canapa senza autorizzazioni
Ma c’è un secondo filone nel decreto d’accusa. Dopo la condanna definitiva a sette mesi con la sospensione condizionale confermata dal Tribunale federale il 3 luglio 2007 per aver prescritto a suoi pazienti medicamenti a base di canapa, Nussbaumer è nuovamente accusato di infrazione alla legge federale sugli stupefacenti per aver prescritto a quattro suoi pazienti tossicomani o in cura metadonica sostanze stupefacenti senza la
necessaria autorizzazione cantonale. Alle precise contestazioni del giudice sulle elevate dosi prescritte, Nussbaumer ha ammesso di non essersi accorto che la legge era cambiata, ma ha sostenuto che a suo avviso i quantitativi sanciti dalle ‘Linee guida’ si possono ogni tanto superare. «Ho 13mila pazienti e
mai nessuno mi ha denunciato» ha sottolineato il medico di Gravesano, aggiungendo di curare i pazienti meglio di altri suoi colleghi i cui pazienti si sono rivolti a lui perché infelici dei loro medici curanti. Il giudice si è detto preoccupato per la tesi del complotto, estesa in sostanza, oltre che al veterinario cantonale, anche al medico cantonale. Il presidente della Pretura penale, dopo due ore di interrogatorio, ha deciso di sospendere il processo per esperire nuovi accertamenti istruttori. Il dibattimento pubblico sarà dunque aggiornato a data da convenire.