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Trenord, i ritardi sono ‘migliorati’

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In agosto la linea S40 (Como-Mendrisio-Varese) è uscita dalla lista nera delle direttrici ferroviari­e – gestite da Trenord – che a causa di ritardi e soppressio­ni non rispettano lo standard di affidabili­tà previsto dal Contratto di servizio. È la prima volta che succede da quando è entrata in funzione la StabioArci­sate. E di conseguenz­a gli abbonati, a differenza di quanto accaduto nei mesi precedenti, in novembre non beneficera­nno della riduzione del trenta per cento del costo dell’abbonament­o mensile. Una sorta di ‘caramella’ di cui i pendolari, lavoratori e studenti, farebbero volentieri a meno, in quanto a causa di ritardi e soppressio­ni pagano un costo molto più salato. Il bonus scatta se viene superato il 5% in fatto di ritardi e soppressio­ni. Sulla linea transfront­aliera la media si è fermata al 4,7%. C’è da aggiungere, inoltre, che in settembre la situazione è ulteriorme­nte migliorata dopo che la stazione di partenza di Albate-Camerlata è stata arretrata a Como. Soluzione che ha migliorato la puntualità, ma che non piace ai pendolari, per via delle coincidenz­e. I dati forniti da Trenord stanno a dimostrare che la ChiassoCom­o-Milano ha ceduto la maglia nera alla Brescia-Cremona, risalendo (si fa per dire) al penultimo posto con una media negativa che supera il 10 per cento. Ciò sta a significar­e che a novembre, per il decimo mese consecutiv­o, gli abbonati della Chiasso-Como-Milano, fra loro anche parecchi ticinesi, potranno gustarsi la ‘caramella’ che probabilme­nte andrà per traverso. Come confermano le ripetute e inascoltat­e proteste. M.M.

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