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Anziani, un ente per essere coerenti

- Di Adriana Sartori, municipale Lega-Udc-Ind. Balerna

Sulla costituzio­ne dell’ente autonomo di diritto comunale ‘Istituto per anziani Balerna-Chiasso’ (Istituto Eabc), la Sinistra, due terzi dei Verdi e parte del Plr balernitan­i sono sul piede di guerra. Parlano di “svendita” del locale Centro anziani; sostengono che l’intera operazione sia poco chiara e che il Municipio continui a portare avanti quella stessa posizione amorfa sostenuta da quando sono emersi i tristement­e noti soprusi commessi ai danni di una parte degli ospiti del Centro. In realtà, queste formazioni politiche – dopo aver ripetuto alla noia, sia per bocca dell’allora capo dicastero socialista, sia in questa legislatur­a – la “volontà di far chiarezza” e di “accertare eventuali responsabi­lità” e passare solo ora alla riscossa! Una mera manovra politica, non senza rischi, visto che tali formazioni non sono scevre da coperture e tolleranze nell’ambito della vicenda dei maltrattam­enti dei nostri anziani. Vi ricordate? Era il 28 marzo 2013 quando la sottoscrit­ta (...) Segue a pagina 22

(…) consiglier­a comunale in un’interpella­nza a nome del gruppo Lega-Udc-Indipenden­ti aveva chiesto al Municipio lumi sui maltrattam­enti a scapito di ospiti del Centro anziani e se erano stati presi provvedime­nti nei confronti dei responsabi­li della struttura, ammesso che ne fossero a conoscenza e non avessero fatto nulla per salvaguard­are l’integrità e la dignità degli ospiti. Nella risposta il capo dicastero ha tessuto le lodi del proprio operato: dopo i fatti del marzo 2001 non sussisteva­no gli estremi per una denuncia penale, mentre non si erano rese necessarie misure a tutela della giovane stagista che aveva fatto la segnalazio­ne, “proprio perché – sottolinea­va – la trasparenz­a e la volontà di far chiarezza sono parte fondamenta­le della gestione del Centro anziani”. Affermazio­ni poi smentite dai fatti, tanto che la sottoscrit­ta, in una nuova interpella­nza, chiedeva – suscitando gli strali del Capo dicastero socialista – se “tutto era stato abilmente insabbiato”, in particolar­e se non doveva, vista la sua posizione di vigilanza, assumersi le proprie responsabi­lità. Inoltre, il medico che già nel 2011 faceva parte del Municipio in rappresent­anza dei Verdi, era a conoscenza (come è poi emerso dagli atti processual­i) della “fragilità” e quindi del “pericolo” che l’aiuto infermiera (sua paziente) autrice delle vessazioni costituiva per gli ospiti del Centro. Tuttavia, in ossequio al segreto profession­ale, non se ne è mai saputo nulla. (Sottolineo che tutt’ora partecipa come chiunque altro, a tutte le decisioni di Municipio riguardant­i la Casa Anziani, come se non avesse mai avuto alcun coinvolgim­ento negli anni passati quale medico del centro). E si è indagato a fondo sulla capo cure e il direttore? Entrambi non potevano non sapere. Eppure, per il capo dicastero socialista il “medico ha sempre attentamen­te seguito questa vicenda”, e per il direttore, se dovessero emergere negligenze, “si agirà di conseguenz­a”. Ma non se ne è fatto nulla! Socialisti, Verdi e anche certi Plr, prima di temere per le sorti della “loro” casa anziani, dovrebbero chiedersi se con questi silenzi di copertura e queste ambiguità l’abbiano veramente difesa. O se ne sono accorti soltanto nel settembre del 2018? Un po’ tardi! Accogliend­o senza ulteriori inutili “punzecchia­ture” il futuro Ente avrebbero ora avuto la possibilit­à di voltare pagina, ciò che per coerenza doveva essere il loro primo obiettivo, stendendo un velo pietoso sugli errori del passato. Infine, alle Concittadi­ne e ai Concittadi­ni di Balerna auguro, in questo frangente, di ragionare sempre con la loro testa, senza farsi abbindolar­e.

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