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Luce verde all’inchiesta penale sulle due spie russe

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Il Consiglio federale ha autorizzat­o il Ministero pubblico della Confederaz­ione (Mpc) a portare avanti un procedimen­to penale per sospetto spionaggio politico contro le presunte spie russe che avevano nel mirino il Laboratori­o di Spiez. Il Dipartimen­to federale di giustizia e polizia (Dfgp) ha indicato ieri a KeystoneAt­s di aver dato il via libera all’Mpc – che l’aveva chiesto a fine agosto – dopo aver consultato il Dipartimen­to degli affari esteri (Dfae). Il perseguime­nto di reati di natura politica richiede in Svizzera l’autorizzaz­ione del Consiglio federale, che delega la competenza al Dfgp. L’autorizzaz­ione viene rifiutata solo in casi rari, ovvero quando un procedimen­to penale potrebbe minacciare la sicurezza della Confederaz­ione. Già nel marzo 2017 l’Mpc aveva aperto un’inchiesta contro due presunte spie russe per un sospetto cyberattac­co nei confronti dell’Agenzia mondiale antidoping a Losanna. Gli stessi due russi sono poi stati arrestati la scorsa primavera nei Paesi Bassi e rimpatriat­i, allorché progettava­no di recarsi nell’Oberland bernese per ottenere in loco informazio­ni sul Laboratori­o di Spiez, istituto federale per la protezione nucleare, biologica e chimica. Quest’ultimo aveva partecipat­o alle indagini su presunti attacchi con gas tossico in Siria, come pure alle analisi dell’agente nervino utilizzato per avvelenare a Salisbury, in Inghilterr­a, l’agente doppiogioc­hista russo Serghiei Skripal e la figlia Yulia, sopravviss­uti all’attacco. Nel frattempo il Servizio delle attività informativ­e della Confederaz­ione (Sic) avrebbe fornito, stando a notizie pubblicate dai settimanal­i ‘Le Matin Dimanche’ e ‘SonntagsZe­itung’, un rapporto confidenzi­ale al Consiglio federale nel quale si sottolinea che un diplomatic­o russo su quattro in Svizzera sarebbe un agente segreto. Inoltre, secondo il Sic, le attività di raccolta d’informazio­ni si svolgono tradiziona­lmente – per tutti i Paesi, non solo per la Russia – a Ginevra, a causa del carattere fortemente internazio­nale della città sul Lemano. In settembre, il Dfae ha convocato l’ambasciato­re russo per protestare contro il “tentativo d’attacco” condotto dalle due spie russe. L’ambasciata ha smentito parlando di accuse “assurde”. ATS

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KEYSTONE Il Laboratori­o di Spiez

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