Ufficio cantonale di statistica: ‘Rientra l’85% dei formulari che inviamo’
Per capire quanto sia preciso il Censimento delle abitazioni vuote pubblicato ogni anno dall’Ufficio federale di statistica (Ust), abbiamo chiesto a chi si occupa di raccogliere i dati direttamente sul territorio. Nel caso del Ticino si tratta dell’Ufficio cantonale di statistica (Ustat), a cui tutti i Comuni – tramite cancelleria o Ufficio controllo abitanti – sono tenuti a inviare ogni anno la lista di proprietari immobiliari che potrebbero avere delle abitazioni vuote. In seguito è l’Ustat stesso a prendere contatto con i proprietari per conoscere lo stato degli alloggi (occupati o vuoti); fa stato il 1° di giugno di ogni anno. «La maggior parte dei Comuni collabora con noi attivamente e per questo li ringraziamo. Bisogna sapere che i cambiamenti di proprietà devono essere inseriti dal Comune manualmente, ciò che rappresenta un lavoro non indifferente», sottolinea interpellato dalla ‘Regione’ Lorenzo Cedro dell’Ustat. A volte, aggiunge, può in effetti capitare che le liste non siano complete. «Questo succede perché alcuni non ci inviano il nome dei proprietari di residenze secondarie pensando che queste ultime non siano sul mercato. Sebbene questo in gran parte corrisponda al vero, il rischio è di perdere casi di abitazioni in vendita», sottolinea Cedro. Una volta inviati i circa 12mila formulari annuali, c’è una buona collaborazione da parte dei proprietari? «La percentuale di formulari che ritornano si attesta sull’85% del totale – sottolinea il collaboratore scientifico dell’Ustat –. Considerando che una buona parte di quel 15% non viene inviata dai proprietari perché non vi sono alloggi vuoti da segnalare, la percentuale di risposta può essere considerata soddisfacente». «Ogni buona statistica si fonda sulla collaborazione dei rispondenti: migliore è il tasso di risposta e migliore sarà la qualità dei dati, così come la stima del fenomeno», continua Cedro. Miglioramenti, secondo l’Ustat, potrebbero essere fatti nella collaborazione da parte delle agenzie immobiliari a cui vengono chiesti dati utili al fine dell’indagine. «Il loro tasso di risposta è molto importante e il margine di manovra è ancora consistente, visto che attualmente non tutte rispondono», aggiunge Cedro.