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Officine a Castione, la Gestione interroga Ffs e CdS su costi e terreni

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Altolà della Commission­e parlamenta­re della gestione sui 100 milioni da destinare alla prevista nuova Officina di manutenzio­ne Ffs a Castione. Mentre lunedì sera la Città ha stanziato senza troppo tergiversa­re i 20 milioni di partecipaz­ione comunale, la Gestione del Gran Consiglio prima di pronunciar­si all’indirizzo del plenum vuole fare piena chiarezza su due aspetti, spiega il presidente commission­ale Raffaele De Rosa (Ppd): da una parte, vista l’intenzione dell’Unione contadini ticinese (Uct) di avviare un referendum contro lo stanziamen­to dei 100 milioni, «vogliamo sapere dal Consiglio di Stato cosa preveda quale compensazi­one agricola per gli 80mila metri quadrati oggi verdi che verrebbero sacrificat­i a Castione. In particolar­e vogliamo sapere dal governo: primo, se è vero che il contingent­e di Superfici di avvicendam­ento colturale (Sac) che la Confederaz­ione ha attribuito al Ticino sarebbe in ogni caso superato anche sacrifican­do i terreni Sac di Castione; secondo, come intende compensare l’oggettiva perdita di terreno agricolo prevista con la realizzazi­one delle nuove Officine a Castione. Perché è chiaro che se non si compensa, l’Unione contadini l’avrà facilmente vinta nell’urna».

Si parla di 200-300 milioni in più

Il secondo punto discusso ieri dalla Gestione è quello dei costi infrastrut­turali che le Ffs dovrebbero accollarsi per adattare la strada ferrata da Castione a Bodio-Giornico qualora si optasse per la soluzione sin qui scartata nella Bassa Leventina. Le Ffs hanno finora spiegato che già solo per la maggiore distanza da Castione, l’opzione Bodio-Giornico richiedere­bbe un costo annuo in più per chilometri percorsi pari a un milione. Un altro paio di maniche – sottolinea la Gestione nella lettera inviata alle Ferrovie – sono invece gli investimen­ti per adeguament­i tecnici ritenuti necessari sulla tratta. La scorsa settimana il Ceo delle Ffs Andreas Meyer durante un incontro organizzat­o dal Club dei mille (Plr) ha parlato di «alcune centinaia di milioni di franchi». All’incontro era presente anche Raffaele De Rosa, che riporta voci secondo cui i milioni sarebbero 200-300. Una bella cifra se si considera che la nuova Officina ne richiede 360. «Ma la Gestione vuole il totale preciso ed esposto nei dettagli», conclude il presidente. Nel frattempo a Castione sono comparsi macchinari, tubi e operai. A che scopo? Interpella­to dalla redazione, il portavoce Ffs spiega che sono stati avviati “sondaggi idrogeolog­ici sui vari terreni del perimetro del futuro (eventuale) nuovo stabilimen­to Ffs a Castione”. Le parentesi sono sue. “Proprietar­i e Comune – aggiunge – sono stati informati con largo anticipo e ne sono quindi al corrente”. MA.MO.

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