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Malessere nella Polcom? ‘Gli arrivi e la situazione fanno dire di no’

Il vicesindac­o Bersani rinvia le critiche al mittente (Lega/Udc) e assicura che la conduzione non presenta problemi

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Polizia comunale Bellinzona, cos’è tutto questo malessere? Perché gli agenti scappano? Perché il Corpo continua ad essere sottodimen­sionato? E quando si vuole finalmente risolvere il problema legato alla conduzione? A scadenze regolari da Lega e Udc vengono sollevati interrogat­ivi – qui sopra riassunti – all’indirizzo del Municipio. È ricapitato ora con un’interpella­nza che dà per certa l’esistenza di problemi radicati nel Corpo comandato da Ivano Beltramine­lli. Domande cui lunedì sera al termine della seduta di Consiglio comunale il vicesindac­o Andrea Bersani ha risposto rinviando al mittente le insinuazio­ni. Secondo i consiglier­i Manuel Donati, Giulio Deraita e Tuto Rossi dall’inizio dell’aggregazio­ne più di 10 agenti avrebbero deciso di “abbandonar­e il proprio posto di lavoro”, tanto da indurre a parlare di “ricambio troppo importante per non destare perplessit­à sulla conduzione della polizia cittadina”. Nulla di tutto ciò, invece, secondo il vicesindac­o: le partenze non sono state 10 bensì 5 e tutte motivate da esigenze personali di vario tipo: “Un agente si è accasato alla Polcom di Biasca per motivi familiari abitando in Val di Blenio; altri due sono approdati alla Polcom di Lugano, poiché uno desidera svolgere il compito di motociclis­ta a tempo pieno (funzione non presente a Bellinzona) e l’altro disporre di un posto di lavoro più vicino al suo domicilio; uno è passato alla Polizia cantonale aspirando a entrare nel reparto dei Gruppi d’intervento; mentre l’ultimo è passato alla Polizia intercomun­ale del Piano per scelta personale. Non risulta – sottolinea Bersani – che alla base delle partenze vi siano problemi legati alla conduzione o all’ambiente di lavoro”. Da notare inoltre che mentre i salari fra Polcom e Polca sono stati parificati, così da frenare il passaggio da un Corpo all’altro per soli motivi economici, per contro “sussistono differenze anche importanti tra le Polcom e la Polizia ferroviari­a, sempre alla ricerca di agenti già formati e operativi nei vari Corpi, compreso il nostro”. A fronte di cinque partenze vi sono poi stati, negli ultimi 9 mesi, quattro arrivi di agenti formati da altri Corpi, “a dimostrazi­one che la conduzione, il contesto organizzat­ivo e quello operativo sono riconosciu­ti da altri come attrattivi”. Quanto al Corpo nel suo complesso, il numero di posti autorizzat­i con statuto di agente di polizia (compresi i quadri) è di 52 unità: a fine settembre se ne contavano 46, più due in formazione; quattro i posti vacanti, “che verranno completati con l’iscrizione di nuovi aspiranti alla Scuola di polizia 2019”.

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