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Nel nome della meritocraz­ia

Firmato il rapporto sulla revisione del Regolament­o organico dei dipendenti di Lugano Dopo una lunga gestazione, la commission­e speciale preavvisa favorevolm­ente il messaggio che intende – fra le altre cose – ancorare gli scatti salariali alle prestazion­i

- Di Dino Stevanovic

«Un gesto per premiare chi lavora meglio». A Morena Ferrari-Gamba la revisione del Regolament­o organico dei dipendenti (Rod) di Lugano piace. «La parola chiave è: meritocraz­ia. È un importante cambiament­o mentale e culturale nell’approccio alla gestione delle risorse umane. Una novità fondamenta­le senza la quale risultereb­be un semplice esercizio di cosmesi». La commission­e speciale presieduta dalla consiglier­a Plr ha firmato ieri il rapporto: un significat­ivo passo verso un cambiament­o con conseguenz­e dirette sui dipendenti comunali. Circa 140 pagine. Un documento corposo, sul quale la commission­e sta lavorando da molto: il messaggio è stato licenziato nel settembre del 2017. «Abbiamo estrapolat­o e analizzato quei capitoli che potrebbero essere fonte di discussion­e. È stato fatto un gran lavoro, numerosi sono stati gli emendament­i e oggi posso dire con soddisfazi­one che è stato raggiunto un buon consenso», osserva Ferrari-Gamba. I punti in questione sono prevalente­mente quattro: salari minimi, indennità domestiche, meritocraz­ia, entrata in vigore della revisione. Il tema grosso è la cosiddetta meritocraz­ia. L’automatism­o degli scatti salariali verrebbe abbandonat­o, ancorando gli aumenti al risultato di una valutazion­e annuale delle prestazion­i. «È un adeguament­o al mondo del lavoro. Ci sono degli aspetti che non si possono ignorare in tempi di crisi. È importante però che non si parli mai dell’ente pubblico come se fosse il privato». La transizion­e sarebbe graduale: due anni di prova – durante i quali il sistema degli scatti resterebbe invariato –, per testare il progetto. «Le valutazion­i sono intese come bidirezion­ali – spiega la relatrice –, si metteranno tutti in gioco. Io vedo la positività: è un sistema motivazion­ale, che premierà, anche finanziari­amente, il merito». Riguardo agli stipendi, il nuovo Rod prevede una nuova scala, con un numero di scatti maggiore e una rinnovata classifica­zione delle funzioni. «Il tema in realtà non sussiste – sostiene –, la Commission­e del personale (guidata da Fabio Schnellman­n e che ha partecipat­o alle consultazi­oni col Municipio prima che il messaggio venisse licenziato, ndr) ha chiesto di uniformarl­i a quelli del Cantone. Ma di fatto lo sono già: il primo salario parte dal terzo scatto, già superiore ai 43’000 franchi annui». Le indennità domestiche infine, sono un assegno familiare, concesso ai nuclei che guadagnano meno di 90’000 franchi all’anno e con almeno un figlio sotto i 15 anni. «Come misura compensati­va – evidenzia Ferrari-Gamba –, abbiamo pensato di portare il congedo paternità a 20 giorni (rispetto ai 10 proposti dal Municipio, cfr. correlato, ndr)». Infine, avendo il Cc approvato la relativa mozione, verrà inserita la preferenza indigena per – nell’ordine – cittadini svizzeri, domiciliat­i e dimoranti, per le assunzioni e le nomine in caso di candidati con requisiti equivalent­i.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE In verde due emendament­i accolti, in rosso uno ‘bocciato’

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