Polcom, non allineati col Cantone sul blocco degli scatti
È un rapporto un po’ critico quello della commissione sul nuovo Regolamento organico del Corpo di polizia della Città (Ropol), approvato anch’esso ieri sera. Lugano si adeguerà solo parzialmente alla legge – approvata dal Gran Consiglio nel 2011 ed entrata in vigore nel 2015, con tempo fino al 31 dicembre di quest’anno di allinearsi – che parifica le Polizie cantonali e comunali. In particolare, i grossi punti che differenzieranno la Polcom luganese sono tre. Solo il comandante sarà assoggettato al Rod e alle condizioni salariali dei dipendenti, «in quanto ritenuto al pari di un direttore di dicastero», spiega Ferrari-Gamba. Secondariamente, il Municipio si riserverà di non prendere in considerazione eventuali modifiche temporanee di natura finanziaria, quali contributi di solidarietà o blocchi agli scatti ad esempio. Infine, l’esecutivo deciderà se applicare o meno eventuali misure di risparmio straordinarie, così come di concedere – «eccezionalmente» – altre prestazioni favorevoli previste dal Rod o decise ad hoc. «Ad esempio gratifiche straordinarie concesse a tutti i dipendenti del Comune», chiarisce la relatrice. Lugano quindi non si allinea pienamente al Cantone. «C’è qualche perplessità nella commissione – ammette la consigliera –, avremmo preferito un adeguamento di tutto il regolamento a quello cantonale: solo così non si sarebbero create le differenze tra i vari Corpi». Tuttavia, dato che il Ropol è già stato visionato da Municipio, Gruppo di lavoro, Commissione del personale e Federazione dei poliziotti, «abbiamo deciso di approvarlo, invitando il Consiglio comunale a fare altrettanto».