Laghi bassi, dal Maggiore al Ceresio
Il clima estivo delle scorse settimane ha fatto bene al turismo del Locarnese. Tavolini esterni affollati sulle piazze e molti “vacanzieri” a spasso nella regione. A soffrire, però è il Lago Maggiore. Il livello ieri è sceso sotto la soglia dei 192,4 metri sul livello del mare. Una quota simile a quella che il Verbano ha mantenuto per tutto il mese di ottobre, facendo crescere la superficie delle spiagge emerse, ma mettendo i bastoni tra le ruote alla Navigazione, soprattutto nel bacino italiano. Per le statistiche, la media dei mesi di ottobre degli ultimi 73 anni è di oltre 193,4, un metro in più di quanto si registra oggi. Anche un anno fa l’autunno ha portato poca acqua, con livelli simili a quelli attuali. Difficile comunque tirare conclusioni per quanto riguarda il Maggiore, che presenta notevoli sbalzi indipendenti dalle stagioni: si va dal minimo storico di 192,05 dei primi mesi del 1947, ai 197,5 (cinque metri di differenza) dell’ottobre del 2000. È invece a 270,2 metri il Lago di Lugano, dato rilevato ieri alla stazione di misurazione di Melide. Anche qui, negli ultimi 30 giorni c’è stata una costante discesa del livello (meno 20 centimetri). E pure in questo caso, siamo al di sotto delle medie stagionali degli ultimi 50 anni. Le variazioni, tuttavia, sono assai meno marcate di quelle del Verbano. Va detto che in entrambi i casi le “secche” non creano particolari problemi; semmai qualche preoccupazione di carattere ambientale. Per un’inversione di tendenza si spera nelle piogge annunciate nei prossimi giorni, a partire dal fine settimana.