Senzatetto, due ‘esempi da seguire’
A Coira c’è dal 1994, mentre a Losanna s’inaugurerà la terza struttura di questo tipo il 1° novembre. I dormitori per senzatetto, con l’avvicinarsi della stagione invernale, tornano a essere un tema politico anche a Lugano. È una mozione targata Ps e Verdi che riporta il tema in auge. Basandosi proprio sull’esempio delle due città confederate, i consiglieri chiedono al legislativo di approvare la creazione di un dormitorio per persone senza fissa dimora, “lasciando al Municipio di trovare l’immobile, di strutturarlo e dimensionarlo in base alle esigenze definite, come pure di definire le modalità di apertura, accesso, gestione e finanziamento, in proprio o in collaborazione con altri enti”. La struttura che aprirà a Losanna offrirà 57 posti, di cui 20 riservati ai cittadini e altri 20 a famiglie e persone bisognose di protezione. Quel che accomuna gli alloggi vodesi e quelli grigionesi è il finanziamento: il 50% è a carico del Cantone, l’altra metà del Comune. Modalità impossibile in Ticino: “Non esiste una base legale che consenta al Cantone di sostenere i Comuni e le associazioni attive su questo fronte”. Pochi giorni fa, tuttavia, lo stesso gruppo politico ha inoltrato una proposta legislativa in tal senso in Gran Consiglio.
Mensa sociale, arriva la convenzione
Se a Mendrisio c’è Casa Astra, a Bellinzona e Locarno sono in cantiere rispettivamente Casa Marta e Casa Martini, Lugano per ora sul tema resta indietro. Seppur l’esigenza vi sia – a Massagno morì un senzatetto a causa di un incendio –, a mancare sembrerebbe la volontà politica. «Per quanto riguarda i residenti senza fissa dimora – spiega la capodicastero Immobili Cristina Zanini Barzaghi –, i servizi sociali generalmente li indirizzano verso gli alberghi. C’è però anche un’altra realtà, che esiste, ma per ora non c’è nulla di concreto». Diverso il discorso per la mensa sociale gestita da Fra Martino e dalle Acli. Il servizio – ora alla ‘casetta gialla’ dell’Hcl – verrà spostato all’ex masseria di Cornaredo. «Sarà ampliato – osserva la municipale –: oltre al pranzo si offrirà la cena. Oltre ai contenuti sociali, sono previsti anche un ristorante, un bed&breakfast, delle sale multiuso e un’enoteca nel torchio. Era stato chiesto di inserire anche posti letto, ma per evitare di ghettizzare la struttura, il Municipio ha preferito rifiutare questo aspetto. Stiamo preparando la convenzione per il diritto di superficie».