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‘Le code si riducono così’

Corsie car pooling in autostrada. Ginevra spiega come ha fatto

- Di Simonetta Caratti

In primavera nel Mendrisiot­to test di carreggiat­e preferenzi­ali ai valichi per bus e auto con tre persone

Ginevra ha aperto una corsia preferenzi­ale in autostrada per car pooling al valico di Vallard tra Svizzera e Francia. La prima in Europa, quasi un ‘miracolo’ transfront­aliero. Vi raccontiam­o come hanno fatto tra discussion­i con le dogane, una segnaletic­a da creare e multe possibili solo in Francia. In Ticino partirà un test in primavera: tratte per bus e car pooling verso due dogane.

Il traffico dei frontalier­i è il cruccio di tanti cantoni, che investono milioni per ridurlo, puntando su navette aziendali, bus e treni transfront­alieri, tasse per chi genera traffico, car pooling (condivisio­ne di auto private tra più persone) e ricette per promuoverl­o. Le novità in Ticino dalla primavera (vedi sotto) saranno tratte preferenzi­ali test per bus e car pooling nel Mendrisiot­to verso due valichi. Mentre Ginevra ha appena aperto una corsia preferenzi­ale bidirezion­ale per car pooling in autostrada all’entrata e all’uscita di Ginevra alla dogana di Thônex-Vallard. Offre due vantaggi ai frontalier­i che condividon­o l’auto partendo dalla regione di Annemasse (Alta Savoia) verso Ginevra: un credito mensile di 5 euro al pedaggio in Francia e arrivare più velocement­e (con un guadagno del 33% rispetto a chi è in coda) a destinazio­ne. Gli attori di questo ‘miracolo’ transfront­aliero sono il Dipartimen­to infrastrut­ture del Canton Ginevra e l’azienda Autoroutes et tunnel du Mont Blanc (Atmb). «Il lavoro è durato due anni e non sono mancati gli ostacoli», spiega Chrystelle Charat, direttrice dei progetti strategici e trasversal­i al Dipartimen­to infrastrut­ture di Ginevra. L’alta funzionari­a ci svela cosa è successo dietro le quinte: dal sostegno dell’Ufficio federale delle strade alla realizzazi­one di una segnaletic­a che non esisteva; dalle discussion­i con le dogane alle multe che si possono dare solo in Francia. Infine, Charat precisa come la sua tenacia e quella del collega di avventura in Francia (Florian Grange, capo dei progetti innovativi per Atmb), entrambi molto motivati, abbiano portato al risultato. «Il miracolo è stato avere un partner francese altrettant­o attivo e motivato. Altrimenti è davvero difficile».

‘Volevamo la corsia nei due Paesi’

«Nel 2016 abbiamo fatto uno studio tecnico per capire quale valico fosse il più adatto per corsie preferenzi­ali per car pooling, scartando quelli piccoli (dove avremmo dovuto investire troppo tempo e mezzi per creare una nuova corsia) e quelli grossi». La scelta è caduta sulla dogana di Thônex-Vallard:«La soluzione meno complicata per un test di un anno». Con 1’600 veicoli all’ora la dogana offre un buon campione di frontalier­i e non implica grossi lavori. Ma il grosso vantaggio è stato trovare un buon partner in Francia, l’azienda Autoroutes et tunnel du Mont Blanc che gestisce l’autostrada: «È stato da subito un interlocut­ore molto interessat­o, attivo e sensibile al tema (avevano creato parcheggi per car pooling alle entrate dell’autostrada). Ciò non è scontato perché questa misura toglie veicoli dall’autostrada e dunque riduce gli incassi. Per noi era indispensa­bile fare la corsia dai due lati della frontiera». Segue un altro studio tecnico per capire come ricavare la nuova corsia. Si fanno test (era l’ottobre 2017) e si decide per due corsie per gli automobili­sti e una per il car pooling nei due sensi.

In Svizzera non si può multare

Partono le discussion­i con le rispettive autorità nazionali. In Svizzera, l’Ufficio federale delle strade, Ustra (“ci ha sostenuto molto”) e le dogane. «Ci hanno detto che dovevano poter continuare a fare il loro lavoro in sicurezza e che non avrebbero fatto i ‘poliziotti’ per il car pooling», spiega sempre Charat. In Francia, è la ‘gendarmeri­a’ a sanzionare gli abusi con multe da 22 euro. In Svizzera, è più complicato: «Non esistendo la segnaletic­a, che abbiamo creato con l’Ustra ed è in uso a titolo sperimenta­le, non c’è modo per la polizia di sanzionare gli abusi. Sarà possibile se questa segnaletic­a diventerà ufficiale. Ma chi oggi imbocca la corsia car pooling non può uscirne ed i controlli ci sono in Francia», precisa. Ultima tappa, la preparazio­ne. «Ciascuno ha fatto i suoi lavori, come mettere la segnaletic­a, nello stesso periodo in settembre e ad ottobre abbiamo iniziato». Funzionerà se in parallelo si sviluppano servizi pubblici transfront­alieri. «La ricetta migliore è dare ai pendolari più soluzioni. Ma è pur vero che sulla corsia preferenzi­ale, nel momento di punta, si ha l’impression­e di passare davanti a tutti quelli che sono in coda», conclude.

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ATMB/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Il test di car pooling in autostrada al valico franco-ginevrino durerà un anno
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