Ubs, trimestrale oltre le attese
L’utile netto ha superato 1,2 miliardi di franchi. Bilancio in dollari dal prossimo anno.
Londra – La strategia di Ubs è giusta, anche se magari non è apprezzata per il suo giusto valore: lo ha sostenuto il presidente della direzione Sergio Ermotti nell’ambito di una giornata degli investitori a Londra, la prima organizzata dalla banca da quattro anni a questa parte. Gli obiettivi del gruppo o non sono stati capiti, o sono stati spiegati in modo insufficiente, ha detto il manager luganese. Non vi sono da attendersi cambiamenti di rotta: la filosofia della banca – che ieri ha diffuso risultati trimestrali migliori del previsto – resta la stessa: al centro dell’attenzione rimane la crescita sostenibile. L’utile netto negli ultimi tre mesi è in forte crescita a 1,2 miliardi di franchi, il 32% in più dello stesso periodo del 2017. Sono tornati anche gli afflussi di denaro, mentre lo sguardo al futuro è cautamente ottimista. La banca si fa pure più internazionale: i prossimi risultati saranno pubblicati in dollari. In un comunicato Ubs parla di “vigorosi risultati”: fra luglio e settembre l’istituto ha conseguito un utile prima delle imposte di 1,7 miliardi (+37% su base annua). Il rapporto costi/ricavi è sceso al 77%, con un miglioramento di 6 punti percentuali. Ermotti si è detto convinto della correttezza dell’approccio scelto della banca: “Il meglio deve ancora venire”, ha osservato. Dopo la ristrutturazione Ubs è diventata un’azienda molto redditizia, più solida e resistente che in passato. Il Ceo ha anche difeso la fusione fra Wealth Management e Wealth Management Americas in un’unica divisione di gestione patrimoniale: il mantenimento di due entità non era più giustificato, ha detto. La fusione ha permesso economie di scala e favorito la combinazione delle conoscenze. Ermotti è anche intervenuto brevemente sul caso della consulente di Ubs Singapore bloccata in Cina, una vicenda che aveva messo in apprensione numerosi dipendenti della banca e spinto anche altri istituti a rivedere le direttive sui viaggi nel paese comunista. Ubs – ha affermato Ermotti – sa con certezza che il divieto d’uscita dal paese non ha nulla a che fare con la banca. Sul riacquisto di azioni proprie fino a 2 miliardi, il responsabile delle finanze Kirt Gardner ha promesso nuove informazioni con i dati del quarto trimestre.