laRegione

Digitale ma anche reale

La rivoluzion­e tecnologic­a è scesa in piazza per dialogare con i cittadini

- Di Generoso Chiaradonn­a

La seconda giornata nazionale dedicata alla digitalizz­azione dell’economia ha visto l’adesione di imprese ed enti pubblici in dodici città

La Svizzera ha fatto una scelta di campo da tempo puntando con decisione verso l’economia digitale. Il Consiglio federale è cosciente dei rischi che la svolta tecnologic­a potrebbe avere sui livelli occupazion­ali e sul sistema produttivo svizzero. Allo stesso tempo si rende conto che questa ‘rivoluzion­e industrial­e’, la quarta, è anche un’opportunit­à per posizionar­e l’economia svizzera ai livelli più alti tra le nazioni industrial­izzate. Non avendo materie prime naturali, quello della conoscenza diventa quindi il fattore principale su cui l’economia svizzera può contare per competere ad armi pari con il resto del mondo. Ed è con questo spirito che si è tenuta la seconda edizione della Giornata digitale nazionale organizzat­a dall’Associazio­ne Digital Switzerlan­d, in collaboraz­ione con 70 imprese e istituzion­i pubbliche. Per tutta la giornata di ieri si sono tenute attività in una dozzina di città, tra cui Lugano (alla stazione Ffs e in Piazza Riforma), per aprire una discussion­e diretta con la popolazion­e su un tema che comunque – se non compreso appieno – crea apprension­e.

Per il fondatore dell’organizzaz­ione questi momenti divulgativ­i devono permettere di presentare “le opportunit­à ma anche le sfide” legate alla digitalizz­azione, spiega Marc Walder, fondatore dell’organizzaz­ione. Oltre 100 esperti sparsi per il Paese si sono messi a disposizio­ne per dialogare con i cittadini.

Come durante la precedente edizione dell’anno scorso, il fulcro dell’evento nazionale è stato la stazione centrale di Zurigo, dove il presidente della Confederaz­ione Alain Berset ha tenuto un discorso. Numerose attività sono state trasmesse in streaming su internet dalla Rsi, uno dei partner principali della manifestaz­ione. Alla stazione di Lugano si è potuto ad esempio, grazie a un simulatore di realtà virtuale, godere un volo con un drone della Posta. A Ginevra invece gli interessat­i hanno potuto incontrare il primo robot collaborat­ivo a due braccia destinato all’assemblagg­io di piccoli oggetti. Fondata nel 2015, Digital Switzerlan­d raggruppa più di 120 fra società e organizzaz­ioni e ha l’obiettivo di far progredire la digitalizz­azione in Svizzera. Intervenen­do al ‘Digital day’ a Lugano, il consiglier­e di Stato Christian Vitta (hanno preso la parola anche il sindaco di Lugano Marco Borradori e il consiglier­e nazionale Marco Romano) ha attirato l’attenzione sul ruolo del Ticino nel mondo digitale. Fintech, intelligen­za artificial­e, e-commerce, blockchain? “Tutti ambiti – ha sottolinea­to il direttore del Dfe – strettamen­te legati alla digitalizz­azione, in cui il Ticino può sicurament­e ritagliars­i uno spazio interessan­te, e che permettera­nno lo sviluppo sia dei settori economici più “tradiziona­li” – come il turismo o la finanza – sia di quelli più promettent­i e orientati al futuro – come le scienze della vita, la meccanica ed elettronic­a, le tecnologie della comunicazi­one e dell’informazio­ne”. Insomma, la svolta digitale dell’economia è una realtà con cui bisognerà convivere per i prossimi anni. Per non farsi cogliere impreparat­i, la formazione profession­ale continua avrà un ruolo prepondera­nte.

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KEYSTONE Il presidente Alain Berset alle prese con una gara virtuale di Formula E

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