I rinforzi dell’esercito al confine messicano contro la Carovana
Washington – Donald Trump manda i rinforzi al confine con il Messico. La Casa Bianca è pronta a inviare entro la prossima settimana almeno 800 militari alla frontiera in vista dell’arrivo della carovana di oltre 7’000 migranti provenienti dal Centro America ed ora in Messico. Manca solo la firma del ministro della Difesa Jim Mattis sull’ordine. Nei giorni scorsi, Trump aveva già minacciato l’invio dell’esercito alla frontiera per quella che ritiene una “emergenza nazionale”. E se 800 uomini sarebbero davvero pochi per affrontare una autentica emergenza nazionale, bastano e avanzano per alimentare la propaganda in vista del voto di midterm. La carovana è diventata un tema di battaglia elettorale, e i tempi del suo arrivo potrebbero condizionare la scelta degli elettori. Sembra difficile che possa percorrere oltre 1’000 miglia (1’600 km) a piedi in meno di due settimane, ma ci sono pur sempre treni e bus. I soldati non potranno esercitare funzioni di polizia, come arrestare gli immigrati. Svolgeranno solo un ruolo di supporto degli agenti di frontiera. Il contingente dovrebbe comprendere tecnici per aiutare nella costruzione di tende e barriere, medici e personale in grado di operare droni lungo il confine. Ma è chiaro che l’invio dell’esercito serve anche come deterrente contro un fenomeno nuovo che potrebbe ripetersi, perché viaggiando insieme i migranti eludono i “servizi” dei passatori e sono (o si sentono) più sicuri mentre attraversano Paesi, come il Messico stesso, tra i più violenti e rischiosi del mondo. Già in aprile Trump aveva evocato la mobilitazione delle truppe per fronteggiare una analoga carovana; ma, dopo una discussione con Mattis, si era “accontentato” del dispiegamento della guardia nazionale, presente ora con 2’000 uomini. L’amministrazione sta esaminando altre opzioni per frenare i migranti: il taglio degli aiuti ai Paesi di origine, anticipati da Trump, procedura più difficile per ottenere l’asilo, fino alla separazione dei bambini dai genitori.