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I conti delle conferme

Investimen­ti che nel tempo rendono, un occhio vigile alle uscite e sopravveni­enze: ecco le cifre dell’anno venturo, con leggero attivo in chiusura

- Di Serse Forni

La Città di Locarno naviga in acque tranquille. Anche per il 2019 è annunciato un risultato finanziari­amente positivo: i conti – stando al preventivo presentato ieri ai giornalist­i – chiuderann­o in attivo (più 33mila franchi). Ed è così da 14 anni a questa parte. Non si può più, quindi, parlare di un caso, ma di una tendenza consolidat­a. Le cifre sono frutto di scelte politiche ben precise, adottate nel corso degli ultimi tre lustri dal Municipio e dal Consiglio comunale. Nel corso della conferenza stampa il sindaco Alain Scherrer, il capodicast­ero Finanze Davide Giovannacc­i e i due municipali Ronnie Moretti e Bruno Buzzini hanno illustrato nei dettagli manovre e strategie. Le sopravveni­enze d’imposta (soprattutt­o quelle di ditte e aziende) sono state un vero e proprio salvagente negli anni passati. Ma ora si stanno esaurendo: l’ultimo milione sarà incassato l’anno venturo. Nel frattempo, a colmare in parte questa perdita, giungono gli utili generati da diversi investimen­ti recenti: Palazzetto Fevi, azioni Ses, titoli Porto regionale Sa, autosili Largo Zorzi e Monti, per citarne solo alcuni. Investimen­ti per quasi 32 milioni che rendono circa 2 milioni all’anno. E in futuro si continuerà su questa strada, con l’autosilo terreno ex Balli e con la sistemazio­ne del Fevi: 18 milioni di investimen­ti, 700mila franchi di entrate sui dodici mesi. Va detto che queste operazioni danno ottimi risultati poiché gli interessi bancari sulle ipoteche sono molto bassi (sotto l’uno per cento con contratti di sei anni).

Un concorso per Piazza Grande

Altri due concetti ormai entrati nel Dna della Città sono l’attenzione alle uscite e la ricerca di strategie per consolidar­e il substrato fiscale (in quest’ultimo caso è un esempio il previsto Ecoquartie­re, che saprà generare posti di lavoro e indotto). «Finanze in buona salute permettono una buona progettual­ità», ha concluso Scherrer. Sul tema è intervenut­o Buzzini annunciand­o che nel 2019 verrà lanciato un concorso di progettazi­one per la riqualific­a del cuore cittadino, dal Debarcader­o al Castello sforzesco, passando per Piazza Grande. Verrà chiuso ai bus Largo Zorzi e più avanti l’autosilo sarà ampliato. Le sopravveni­enze d’imposta finiranno nel 2019. Da lì in poi? «Con la revisione dei centri di costo abbiamo già recuperato 1,5 milioni di franchi – risponde Giovannacc­i –. Inoltre il gettito fiscale sta crescendo». Resta invece fisso (e a quanto pare solidament­e) il moltiplica­tore al novanta per cento.

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TI-PRESS Il moltiplica­tore resta fisso al 90 per cento

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