‘Viv Insema’, vittoria collettiva
Tegna, dopo anni di ricorsi e sentenze la cooperativa abitativa l’ha spuntata Lo spirito di gruppo e la determinazione hanno permesso ai suoi membri di coronare il loro sogno. Le tre palazzine potranno essere edificate. Restano da risolvere alcuni aspetti
«Questi cinque lunghi anni di battaglie legali sono serviti a compattare il gruppo, ci hanno dato la forza necessaria a difendere il nostro progetto, per il quale ci siamo battuti tutti assieme. Una spinta positiva, catalizzata verso il nostro obiettivo comune». Non prova – contrariamente a quanto si potrebbe pensare – né rancore né rabbia nei confronti di chi ha cercato di mandare all’aria i loro piani Michela Nicora, alla testa del comitato della Cooperativa abitativa Viv Insema di Tegna. Dopotutto la sentenza del Tribunale federale di Losanna ha spianato loro definitivamente la strada per l’edificazione, nella campagna della frazione pedemontana, del loro sogno. Chiudendo, nel contempo, un tormentato cammino apertosi al momento dell’inoltro della domanda di costruzione di tre palazzine, nel 2013. Ma prima che le scavatrici inizino il loro lavoro ci sarà da risolvere gli aspetti relativi al finanziamento. «Un accordo con la banca è vicino – spiega Sebastiano Pollock, membro di comitato –. Attualmente stiamo cercando sponsor privati disposti a prestarci denaro per finanziare la nostra cooperativa. I soci della stessa partecipano al cofinanziamento, ma abbiamo anche persone esterne che ci hanno concesso dei prestiti. Ad ogni modo siamo fiduciosi di poter partire già quest’autunno con il cantiere. La nostra è una realtà progettuale poco conosciuta in Ticino, al contrario di quanto avviene in Svizzera interna, dove si contano 175mila appartamenti di proprietà di 1’800 cooperative ufficiali. E proprio dal fondo delle cooperative svizzere abbiamo potuto attingere una partecipazione finanziaria. Si tratta di una vera e propria rete di aiuti a vantaggio di tutti».
‘Uno spazio aperto e condiviso’
Il concetto che sta alla base di una cooperativa di abitazione è il desiderio di associarsi, con altre famiglie o singole persone, per realizzare, insieme, immobili da assegnare a sé stessi in proprietà individuale (o in godimento, a seconda della forma scelta) alle migliori condizioni, cofinanziandone la costruzione con i propri risparmi. «Si tratta di uno spazio “aperto” – prosegue Nicora – condiviso, nel quale persone anziane e giovani disposte ad aiutarsi vicendevolmente coesistono. Ognuno ovviamente conserva la propria privacy in questo ambiente solidale. È una soluzione che facilita l’aiuto reciproco, i contatti e che permette di superare le difficoltà del quotidiano, oltre che di coglierne le opportunità. Si crea così una sorta di “amalgama” che è dato dalla conformazione stessa degli appartamenti, un luogo ideale per promuovere una comunità dialogante». Uno statuto regola i rapporti degli inquilini e stabilisce le regole da rispettare, mentre un comitato si occupa della conduzione. Attraverso le as-
In questi anni tribolati i momenti di incontro e condivisione non sono mai mancati
semblee dei soci (organi sovrani) vengono poi prese le decisioni del caso. Non vi è alcuna regia immobiliare che detta legge o che “ricatta” dal profilo finanziario gli inquilini. Nello specifico, il progetto di Tegna prevede l’edificazione di 3 palazzine
(due delle quali disporranno di 6 appartamenti, una invece di 5, con l’aggiunta però della sala multiuso dotata di cucina, destinata agli incontri dei soci e a momenti di condivisione). «Rispetto al progetto iniziale del 2013 – osserva
Adrian Gassmann, anch’egli membro del comitato della cooperativa – sono variati alcuni parametri. Abbiamo elaborato un progetto un po’ più “prudente”, inattaccabile dal punto di vista edilizio».