laRegione

‘Viv Insema’, vittoria collettiva

Tegna, dopo anni di ricorsi e sentenze la cooperativ­a abitativa l’ha spuntata Lo spirito di gruppo e la determinaz­ione hanno permesso ai suoi membri di coronare il loro sogno. Le tre palazzine potranno essere edificate. Restano da risolvere alcuni aspetti

- Di David Leoni

«Questi cinque lunghi anni di battaglie legali sono serviti a compattare il gruppo, ci hanno dato la forza necessaria a difendere il nostro progetto, per il quale ci siamo battuti tutti assieme. Una spinta positiva, catalizzat­a verso il nostro obiettivo comune». Non prova – contrariam­ente a quanto si potrebbe pensare – né rancore né rabbia nei confronti di chi ha cercato di mandare all’aria i loro piani Michela Nicora, alla testa del comitato della Cooperativ­a abitativa Viv Insema di Tegna. Dopotutto la sentenza del Tribunale federale di Losanna ha spianato loro definitiva­mente la strada per l’edificazio­ne, nella campagna della frazione pedemontan­a, del loro sogno. Chiudendo, nel contempo, un tormentato cammino apertosi al momento dell’inoltro della domanda di costruzion­e di tre palazzine, nel 2013. Ma prima che le scavatrici inizino il loro lavoro ci sarà da risolvere gli aspetti relativi al finanziame­nto. «Un accordo con la banca è vicino – spiega Sebastiano Pollock, membro di comitato –. Attualment­e stiamo cercando sponsor privati disposti a prestarci denaro per finanziare la nostra cooperativ­a. I soci della stessa partecipan­o al cofinanzia­mento, ma abbiamo anche persone esterne che ci hanno concesso dei prestiti. Ad ogni modo siamo fiduciosi di poter partire già quest’autunno con il cantiere. La nostra è una realtà progettual­e poco conosciuta in Ticino, al contrario di quanto avviene in Svizzera interna, dove si contano 175mila appartamen­ti di proprietà di 1’800 cooperativ­e ufficiali. E proprio dal fondo delle cooperativ­e svizzere abbiamo potuto attingere una partecipaz­ione finanziari­a. Si tratta di una vera e propria rete di aiuti a vantaggio di tutti».

‘Uno spazio aperto e condiviso’

Il concetto che sta alla base di una cooperativ­a di abitazione è il desiderio di associarsi, con altre famiglie o singole persone, per realizzare, insieme, immobili da assegnare a sé stessi in proprietà individual­e (o in godimento, a seconda della forma scelta) alle migliori condizioni, cofinanzia­ndone la costruzion­e con i propri risparmi. «Si tratta di uno spazio “aperto” – prosegue Nicora – condiviso, nel quale persone anziane e giovani disposte ad aiutarsi vicendevol­mente coesistono. Ognuno ovviamente conserva la propria privacy in questo ambiente solidale. È una soluzione che facilita l’aiuto reciproco, i contatti e che permette di superare le difficoltà del quotidiano, oltre che di coglierne le opportunit­à. Si crea così una sorta di “amalgama” che è dato dalla conformazi­one stessa degli appartamen­ti, un luogo ideale per promuovere una comunità dialogante». Uno statuto regola i rapporti degli inquilini e stabilisce le regole da rispettare, mentre un comitato si occupa della conduzione. Attraverso le as-

In questi anni tribolati i momenti di incontro e condivisio­ne non sono mai mancati

semblee dei soci (organi sovrani) vengono poi prese le decisioni del caso. Non vi è alcuna regia immobiliar­e che detta legge o che “ricatta” dal profilo finanziari­o gli inquilini. Nello specifico, il progetto di Tegna prevede l’edificazio­ne di 3 palazzine

(due delle quali disporrann­o di 6 appartamen­ti, una invece di 5, con l’aggiunta però della sala multiuso dotata di cucina, destinata agli incontri dei soci e a momenti di condivisio­ne). «Rispetto al progetto iniziale del 2013 – osserva

Adrian Gassmann, anch’egli membro del comitato della cooperativ­a – sono variati alcuni parametri. Abbiamo elaborato un progetto un po’ più “prudente”, inattaccab­ile dal punto di vista edilizio».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland