laRegione

Casinò, ‘non prima di gennaio’

Nostra intervista al commissari­o prefettizi­o di Campione Giorgio Zanzi a un mese dal suo incarico

- Di Marco Marelli

A Campione d’Italia mancano, dopo i tempi di vacche grasse e di “eccessi di generosità”, le risorse finanziari­e. Se n’è reso conto il commissari­o prefettizi­o Giorgio Zanzi, ex prefetto di Varese, che da un mese occupa l’ufficio del sindaco, dove è palese che non s’è badato a spese. I debiti accumulati nel corso degli anni da Comune e Casinò hanno origini che abbraccian­o un arco di tempo abbastanza lungo. Oltre alla Procura di Como, i conti sono all’esame del commissari­o liquidator­e Angela Pagano e dell’ex prefetto di Varese. Quest’ultimo sembra già essersi fatto un’idea abbastanza precisa sulle cause che hanno portato al fallimento del Casinò e al dissesto del Comune: «Non si sono accorti che il mondo stava cambiando: la crisi economica mondiale del 2008 e la diffusa concorrenz­a delle slot machine nei locali pubblici erano segnali meritevoli d’attenzione». Nell’ufficio al 1° piano del Municipio incontriam­o l’ex prefetto di Varese, impegnato a scrivere una lettera al Ministero dell’interno. «Sto scrivendo che è sempre più urgente intervenir­e per rimettere in moto il sistema Campione». Quello dei tempi è una sorta di imperativo che si scontra con l’orologio dei palazzi romani. Il 9 novembre i giudici del Tribunale amministra­tivo regionale della Lombardia sono chiamati a esprimersi sul ricorso urgente presentato da un’ottantina di dipendenti comunali per ottenere la sospension­e della delibera che, lo scorso agosto, determinav­a l’esubero di 86 lavoratori (scesi a 83 dopo che 3 si sono dimessi) su 102 (diventati 99). Con l’aria che tira, la fuga (chi risiede in Ticino) verso la disoccupaz­ione svizzera potrebbe trasformar­si in un fiume in piena. Il 10 novembre dovrebbe scattare la procedura di mobilità.

Sala da gioco, occorre un ente pubblico

«La tempistica non è tassativa, potrebbe anche slittare di molto» puntualizz­a il commissari­o prefettizi­o. Questo indipenden­temente dall'esito dell'udienza al Tar, che il giudizio nel merito lo affronterà solo nel febbraio del prossimo anno. Nell’ipotesi che i giudici amministra­tivi dovessero optare per la sospension­e degli esuberi il problema non sarebbe risolto. Sarebbe solo rinviato di giorni o settimane. Giorgio Zanzi chiarisce: «La legge m’impone di adottare una delibera nella sostanza identica a quella eventualme­nte sospesa». E la sostanza si materializ­za con gli 83 esuberi, destinati a essere iscritti nella lista di disponibil­ità. Significa che nei due anni di mobilità, benefician­do dell’80% del salario, pagato

L’ex prefetto di Varese, chiamato nella difficile decisione sugli esuberi, traccia i primi bilanci. ‘Non si sono accorti che il mondo stava cambiando’.

dal Ministero dell’interno, dovranno obbligator­iamente accettare un posto di lavoro presso la pubblica amministra­zione in realtà sino a 50 chilometri da Campione. Chi deciderà gli esuberi? «Il sottoscrit­to che dopo aver riscritto la pianta organica (16 dipendenti compreso il segretario generale, ndr) dovrà decidere

chi tenere in servizio. Una scelta difficile e per la quale mi sento molto responsabi­lizzato». La speranza è che in riva al Ceresio arrivi la deroga che, tenendo presenti le peculiarit­à del Comune di Campione, consenta di salvare alcune decine di impieghi. È possibile ipotizzare una data di riapertura del Casinò?

«Innanzitut­to occorre individuar­e una compagine pubblica interessat­a alla gestione del Casinò. Come potrebbe essere la Regione Lombardia da sola o con altri enti pubblici, come è già stato in passato. È comunque inimmagina­bile una riapertura il primo giorno del prossimo anno».

 ?? TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE ?? Soluzioni cercansi per Campione d’Italia. Il commissari­o prefettizi­o, diritti e doveri
TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Soluzioni cercansi per Campione d’Italia. Il commissari­o prefettizi­o, diritti e doveri

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland