Paradiso, ‘centro abitabile’
Abitabile. “Dal profilo architettonico la struttura ben si presta a tale scopo essendo stata progettata in mini appartamenti indipendenti ad uso abitativo, e avendo ottenuto l’abitabilità in tal senso”. E ancora: “A seguito di una recente revisione generale dell’impianto di sicurezza, attualmente lo stabile dispone di un certificato antincendio, un sistema di allarme fumo, un protocollo di evacuazione e un certificato ‘Rasi’ aggiornati». Così risponde il Consiglio di Stato all’interrogazione del gruppo Ps in Gran Consiglio, primo firmatario Ivo Durish, che aveva sollevato interrogativi sull’abilità, in particolare, del centro per richiedenti l’asilo di Paradiso. In effetti il Comune di Paradiso, proprietario dell’immobile cui spetta l’onere di conservare l’edificio – come si legge nella stessa risposta del governo –, ha commissionato una perizia che ha evidenziato la necessità di intervenire per la messa in sicurezza della parte strutturale più vetusta e l’ottimizzazione dell’impianto antincendio. “Questi interventi sono in parte in corso – spiega il CdS – mentre altri sono già terminati. Le misure antincendio sono state ottimizzate. Nel frattempo si è proceduto pure alla sostituzione parziale delle cucine e dei pavimenti. Per il resto la manutenzione ordinaria dello stabile – afferma ancora il governo – è garantita regolarmente”. L’interrogazione chiedeva pure se lo stabile di via Barzaghi sia adeguato anche per i bambini. Secondo il CdS non v’è alcun impedimento. “Lo stabile di Paradiso ha ottenuto l’agibilità per uso abitativo, il che indica l’idoneità per l’alloggio di persone senza preclusioni di sorta”. Nello stabile di Paradiso alloggiano oggi 108 richiedenti l’asilo, di cui 45 nel settore destinato ai minorenni non accompagnati. “Tra questi 24 hanno raggiunto la maggiore età, ma non avendo ancora concluso il loro percorso d’integrazione, hanno la facoltà di risiedere ancora a Paradiso”.