‘Deluso sì, ma solo per i ragazzi’
Cereda è soddisfatto della prestazione dell’Ambrì, però battuto ai rigori. Hofer si è sbloccato: ‘Tolto un peso’.
«Bregenz ha segnato». Nel corridoio che porta agli spogliatoi, Novotny grida scherzosamente questa frase nell’orecchio di Hofer. L’austriaco e il suo connazionale Zwerger provengono rispettivamente da Lustenau e Dornbirn, entrambe cittadine nei pressi di Bregenz, e vengono a volte soprannominati così dai compagni. E la frase del ceco, una sorta di celebrazione, ci sta tutta. Per Hofer la prima rete in biancoblù è una vera liberazione. «Finalmente – esordisce il 27enne –! Mi sono tolto un peso. Zwerger ha subito raccolto il disco e me lo ha consegnato, sono felicissimo. Ogni stagione colleziono il disco con cui segno la prima rete, e lo regalo al mio babbo. Lui ha esposto tutti i puck a casa. All’inizio non ho rimuginato troppo sul fatto di essere ancora a secco, ma col passare delle partite, nella mia testa iniziavano a farsi spazio le domande sui perché di questa lunga astinenza – racconta Fabio –. Ora spero si sia rotto l’incantesimo e che altre reti possano seguire». In fondo all’ala mancava solo il gol, le sue prestazioni sono in costante ascesa. Bravo tecnicamente, dotato di buon pattinaggio, Hofer porta pericoli alle difese avversa-
rie e rappresenta un valore aggiunto alla squadra. «Avverto progressi partita dopo partita, è fondamentale per un attaccante avere parecchie occasioni da rete». La sfida contro lo Zugo è stata giocata ottimamente dai ticinesi. «Meritavamo più di un punto, abbiamo lottato e creato assai, mi rammarico di aver fallito il rigore». Quasi tutte le sfide dei leventinesi sono tiratissime. «In fondo vale per tutta la Lega.
Mi aspettavo di trovare un campionato equilibrato, ma forse non così marcato. È bello per i tifosi ed è bello per i giocatori». Cereda è dispiaciuto. «Sono deluso per i ragazzi: hanno fatto un grande sforzo e fornito una buona prestazione, meritavano di più. A volte nello sport vieni ripagato meno rispetto al lavoro svolto, ma bisogna continuare su questa via – afferma il tecnico –. Eravamo molto vicini allo Zugo, che non perde dal 12 ottobre. Tanti dischi non sono entrati per un soffio, ormai capitano serate del genere». Peccato anche per la prima rete incassata, decisamente evitabile. Come si reagisce durante un match di fronte a certi episodi? «Bisogna guardare avanti. Conz è uno dei portieri più forti col bastone, tante volte ci ha salvato grazie a questa sua capacità. Un errore può capitare anche a lui; tocca poi alla squadra reagire. Lo stesso vale per gli errori individuali degli uomini di movimento». Qualche dubbio sull’arbitraggio e in particolare sulla penalità inflitta a Fora al 53’. «Giochiamo a hockey. Michael, fisicamente forte, ha messo una mano sul petto dell’avversario e lo ha buttato giù. Non era penalità. Ci sono chiamate su cui non sono d’accordo, ma bisogna accettare (educatamente) le decisioni arbitrali».