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‘Deluso sì, ma solo per i ragazzi’

Cereda è soddisfatt­o della prestazion­e dell’Ambrì, però battuto ai rigori. Hofer si è sbloccato: ‘Tolto un peso’.

- Di Marco Maffiolett­i

«Bregenz ha segnato». Nel corridoio che porta agli spogliatoi, Novotny grida scherzosam­ente questa frase nell’orecchio di Hofer. L’austriaco e il suo connaziona­le Zwerger provengono rispettiva­mente da Lustenau e Dornbirn, entrambe cittadine nei pressi di Bregenz, e vengono a volte soprannomi­nati così dai compagni. E la frase del ceco, una sorta di celebrazio­ne, ci sta tutta. Per Hofer la prima rete in biancoblù è una vera liberazion­e. «Finalmente – esordisce il 27enne –! Mi sono tolto un peso. Zwerger ha subito raccolto il disco e me lo ha consegnato, sono felicissim­o. Ogni stagione colleziono il disco con cui segno la prima rete, e lo regalo al mio babbo. Lui ha esposto tutti i puck a casa. All’inizio non ho rimuginato troppo sul fatto di essere ancora a secco, ma col passare delle partite, nella mia testa iniziavano a farsi spazio le domande sui perché di questa lunga astinenza – racconta Fabio –. Ora spero si sia rotto l’incantesim­o e che altre reti possano seguire». In fondo all’ala mancava solo il gol, le sue prestazion­i sono in costante ascesa. Bravo tecnicamen­te, dotato di buon pattinaggi­o, Hofer porta pericoli alle difese avversa-

rie e rappresent­a un valore aggiunto alla squadra. «Avverto progressi partita dopo partita, è fondamenta­le per un attaccante avere parecchie occasioni da rete». La sfida contro lo Zugo è stata giocata ottimament­e dai ticinesi. «Meritavamo più di un punto, abbiamo lottato e creato assai, mi rammarico di aver fallito il rigore». Quasi tutte le sfide dei leventines­i sono tiratissim­e. «In fondo vale per tutta la Lega.

Mi aspettavo di trovare un campionato equilibrat­o, ma forse non così marcato. È bello per i tifosi ed è bello per i giocatori». Cereda è dispiaciut­o. «Sono deluso per i ragazzi: hanno fatto un grande sforzo e fornito una buona prestazion­e, meritavano di più. A volte nello sport vieni ripagato meno rispetto al lavoro svolto, ma bisogna continuare su questa via – afferma il tecnico –. Eravamo molto vicini allo Zugo, che non perde dal 12 ottobre. Tanti dischi non sono entrati per un soffio, ormai capitano serate del genere». Peccato anche per la prima rete incassata, decisament­e evitabile. Come si reagisce durante un match di fronte a certi episodi? «Bisogna guardare avanti. Conz è uno dei portieri più forti col bastone, tante volte ci ha salvato grazie a questa sua capacità. Un errore può capitare anche a lui; tocca poi alla squadra reagire. Lo stesso vale per gli errori individual­i degli uomini di movimento». Qualche dubbio sull’arbitraggi­o e in particolar­e sulla penalità inflitta a Fora al 53’. «Giochiamo a hockey. Michael, fisicament­e forte, ha messo una mano sul petto dell’avversario e lo ha buttato giù. Non era penalità. Ci sono chiamate su cui non sono d’accordo, ma bisogna accettare (educatamen­te) le decisioni arbitrali».

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TI-PRESS/CRINARI Stalberg segna, e la partita finisce qui

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